“A fine agosto 2022, chiedevamo con un’istanza di accesso civico, il resoconto delle segnalazioni dei cittadini pervenute (negli anni precedenti) tramite l’app Green Link e il loro stato di risoluzione. Il Codice della Trasparenza prevede che, entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza, le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati, che erogano per conto delle PA servizi pubblici, debbano fornire qualsiasi dato di interesse pubblico senza che la richiesta dei cittadini sia motivata”. Lo dichiarano gli esponenti del movimento Libera il futuro Bisceglie.

“Sono quasi 365 giorni che aspettiamo i dati richiesti, nonostante ripetute sollecitazioni. La società che gestiva allora – e gestisce oggi – il servizio di igiene urbana in una prima fase (il 16 settembre 2022) si è opposta, di fatto, alla richiesta del Comune di fornire i dati. Il Segretario generale dell’epoca – che era anche Responsabile della trasparenza – aveva sollecitato il gestore del servizio a produrre quei dati con una nota del novembre 2022 in cui scriveva a Green Link: “Si rappresenta che è precipuo interesse della PA rendere trasparente e accessibile a tutti cittadini l’operato e le informazioni in possesso di questa amministrazione anche in ordine ad un servizio gestito da un operatore terzo. In qualità di committente, pertanto, si richiede l’accesso all’elenco delle segnalazioni pervenute sul servizio di igiene e raccolte da codesto gestore tramite l’app Green Link, nonché dei conseguenti interventi effettuati. Si evidenzia come tali dati siano fondamentali per l’ente al fine di avere contezza sulle modalità tempi e gestione delle segnalazioni e delle richieste dei cittadini”.

“Pur riconoscendo la buona volontà del Segretario generale – continua la nota del movimento biscegliese – quei dati comunque non sono mai pervenuti e sorprendeva, all’epoca, e sorprende oggi come un resoconto puntuale sull’erogazione del servizio di igiene urbana non fosse già nelle disponibilità del Responsabile Unico del Procedimento o del Direttore dell’Esecuzione Contrattuale dell’appalto e che la raccolta degli stessi dati dovesse essere addirittura sollecitata da una banale richiesta di accesso civico. Ci chiediamo come sia possibile irrogare puntualmente le penali, ad esempio, per mancato o erroneo adempimento del servizio in assenza di dati di monitoraggio precisi. Dopo un anno – avendo mostrato molta pazienza – abbiamo presentato istanza di riesame della richiesta dell’agosto 2022, oltre che una nuova richiesta di accesso civico per ottenere anche i dati sulle segnalazioni dell’ultimo anno. Attenderemo poco speranzosi anche questa risposta”.

“Inoltre, per verificare la reale predisposizione dell’amministrazione a far chiarezza (numeri alla mano) su un servizio che appariva ieri –  e appare ancora oggi – inefficiente e “caro” (visto l’ammontare oneroso della TARI), abbiamo richiesto, sempre con istanza di accesso civico, presentata dal nostro presidente Vincenzo Arena e dall’ex consigliere comunale Enzo Amendolagine, queste informazioni:

  •  L’elenco per la durata totale del vecchio appalto, scaduto il 31 maggio 2023, degli interventi erogati per tutti servizi di raccolta previsti da bando con indicazione di tipo di intervento, servizio collegato all’intervento, numero di operatori dedicati all’intervento, numero e tipologia di mezzi utilizzati per erogazione dell’intervento, via, strada, piazza interessate dall’intervento; data e fascia oraria dell’intervento;
  • Il dettaglio, per l’appalto di igiene urbana iniziato all’1 giugno 2023 del calendario annuale dei servizi con indicazione di vie, strade, piazze, servite e relativi civici, giorni e fasce orarie di raccolta per ogni zona della città, numero di operatori dedicati ai singoli servizi, numero e tipologia di mezzi utilizzati.

“Anche a questa richiesta di accesso civico non abbiamo ottenuto risposta, dopo quasi 60 giorni, e anche in questo caso – avendo perso la proverbiale pazienza – abbiamo presentato subito domanda di riesame al Segretario generale che è anche Responsabile della trasparenza per il Comune. Chiediamo a Sindaco e Assessore al ramo di sollecitare riscontro alle nostre istanze al fine di tutela piena del principio di trasparenza su un servizio così importante per la città e che pesa milioni di euro sulle casse comunali: i cittadini meritano di sapere, dati alla mano, i risultati del sistema di gestione di ieri e l’effettiva erogazione e programmazione del servizio di igiene urbana in corso e per gli anni a venire. Lo stato di degrado, sporcizia e scarsa pulizia di Bisceglie è sotto gli occhi di tutti. Ma – oltre che di troppi cittadini incivili e impuniti – di chi è la responsabilità?

“Nel frattempo, annunciamo, che fra qualche giorno sarà disponibile online #OCCHI APERTI – BISCEGLIE SEGNALA, il nostro sistema di raccolta delle segnalazioni. Le segnalazioni anonime dei cittadini saranno pubblicate, categorizzate, posizionate su mappa, raccolte in un database e trasmesse periodicamente a Comune e ad altri organi competenti. I leoni da tastiera si limitano a far polemica e a postare unicamente foto sui social, noi invece dal basso abbiamo lavorato ad uno strumento di raccolta dati che permetterà ai cittadini di non disperdere le proprie segnalazioni ed essere sicuri che le stesse raggiungano chi ha l’obbligo istituzionale di intervenire. E chi ha la responsabilità di intervenire potrà farlo ricorrendo alla buona volontà di Libera il futuro che ha predisposto uno strumento al servizio della città utile a presidiare le zone più esposte all’inciviltà di molti, anche al fine di sanzionare pesantemente chi violenta impunemente Bisceglie”.