PUBBLIREDAZIONALE – Nuovo interessante appuntamento con la rubrica dedicata ai viaggi, alle esperienze vissute ed ai consigli che darà ai lettori Luigi Lanotte, responsabile commerciale del gruppo “A Proposito di Viaggi” con sede a Bisceglie in piazza Vittorio Emanuele, 35. Il nuovo viaggio del nostro “capitano di mille avventure”, ci porta in Francia per conoscere meglio Bordeaux e le zona della Garonne. 

È strano tornare da Bordeaux con lo stesso entusiasmo col quale sono tornato dai viaggi più lunghi e più belli fatti nella mia vita. Eppure questa città mi ha rapito, con la sua vitalità, la sua gioventù, le sue strade, i suoi palazzi rinascimentali, le sue chiese gotiche, la sua gente un po’ seriosa ma comunque sempre disponibile.

Abbiamo assaporato la buonissima cucina bordolese, sentito il buon profumo della campagna, goduto dei meravigliosi scenari della Garonne e dell’oceano, abbiamo imparato tantissimo su quello che da queste parti è davvero una culto: il vino.

Sull’esperienza fatta nei vigneti degli Chateaux del Medoc si potrebbe scrivere un libro. Vi ricordate il famoso film con Kanu Reeves ed Anthony Quinn, “Il Profumo del Mosto Selvatico”? Beh chi come me ha visto quel film ha sicuramente desiderato anche per un solo istante vivere un giorno in un vigneto. La sacralità del rito della vendemmia, il rispetto che questa gente ha per la natura, l’inebriante profumo del mosto, le attese degustazioni con le tecniche su come meglio far “decantare” il vino per sentirne i retrogusti fruttati o tostati (come quando si sente il sapore del caffè), i meravigliosi Chateaux molto simili alle nostre masserie con le loro famiglie patriarcali dove le vigne si tramandano di padre in figlio e dove anche la manovalanza è figlia di quella che 40 anni prima serviva i padri o ancor prima i nonni di questi giovani “contadini coltissimi della social generation”. Ma anche di sistemi ancora chiusi a tradizioni che non vedono oltre il mercato tradizionale fatto di rapporti umani tra lo Chateau e i ristoratori o i sommelier che di volta vanno a trovarne i proprietari per acquistare il vino da proporre ai propri clienti.

Dallo Chateau Peyrabon dove siamo stati accolti da un team che si occupa solo di Social Web Marketing allo Chateau Haut-Marbuzet dove invece ci hanno parlato di quanto l’anziano proprietario conosca ogni pianta del vigneto e al fatto che dedichi tutto il suo tempo a curare personalmente tutte le fasi della vinificazione. E poi Nicole e la sua dedizione al “Natural” dei suoi vini. A quanto ci tenga a non utilizzare nessun agente chimico, ma anche al ridurre al minimo l’utilizzo di fosfati, organismi naturali ma che non renderebbero “perfetto” il suo vino. E si, perché il suo vino è perfetto nella sua naturalezza, nel suo colore, nel suo profumo, nel suo sapore. E poi il suo regalo, quello di mostrarci le vecchie cantine dove sono conservati i vini di suo nonno, anno 1943. Vini salvati dalle razzie tedesche solo perché appartenenti ad una cantina meno famosa rispetto alle altre. E poi le annate speciali, le combinazioni tra Merlot e Cabernet Franc, i nuovi innesti di ceppi, tutte le spiegazioni sul perché questa terra può offrire dei vini così buoni grazie alla presenza dell’oceano si, ma anche e soprattutto della Garonne che mitiga il clima rendendolo perfetto per le viti. Ogni pianta è trattata come un figlio da queste persone che vivono per i loro meravigliosi vigneti. L’argilla e le altre proprietà del terreno, i venti, le brezze, il sole, la pioggia, la bellissima Saint-Emilion col suo borgo medievale ricco di cantine che sembrano oreficerie e i suoi buonissimi ristoranti rendono questo posto unico al mondo.

Lasciamo le terre del Medoc e ci spostiamo sull’oceano dove ad Arcachont possiamo visitare gli allevamenti di ostriche con degustazione accompagnata da un buon vino “con bollicine”. Il lungomare, la spiaggia e i negozi del centro col suo mercato dove potersi perdere nello street food delle bancarelle locali. E chi dice che la cucina francese “non è buona” si sbaglia di grosso! Dai frutti di mare al pesce di Arcachont alla buonissima carne del Medoc con piatti raffinati che abbinano il vino alle mousse, alle salse, alle marmellate e ai fantastici formaggi.

E poi Bordeaux, ma che bella scoperta Bordeaux! Città giovane, frizzante, ricca di ristorantini, bistrot, cafe, le patisserie dove i dolci sono esposti come gioielli, le boulangerie dove poter comprare la buonissima calda baguette, il Mama Schecker col suo Roof Garden panoramico sulla città, Place de la Victorie lì dove comincia la movida, la Place de la Bourse, l’Eglise St.Pierre con le sue messe cantate gospel, l’imponente Cattedrale Gotica di Sant’Andrea, le meravigliose porte di ingresso alla città, la Rue Sainte Catherine lunghissima via pedonale che taglia il centro storico in due, i cafe libertin, i british pub, i ristoranti indiani, thailandesi,  italiani, le pizzerie, e lo street food coi Kebab, le galerie Lafayette (Bordeaux è soprannominata anche la “Petit Paris”), i Palazzi del 700, l’elegante Teatro, l’Università e la Facoltà de Droit, la poesia della Garonne, lo specchio d’acqua più grande d’Europa dove decine di persone giocano a “camminare sull’acqua”, la piccola Statua della Libertà in Place Picard, ma anche la sua parte moderna coi suoi ponti mobili per il passaggio delle navi sulla Garonne e la sua Cité du Vin: un vero e proprio museo dedicato al vino e alla sua storia millenaria. È bellissimo perdersi nei vicoli per poi, seguendone gli odori, ritrovarsi in una piazza affollata di gente seduta ai cafè per un aperitivo o un dolce accompagnato da una bevanda calda. Non abbiamo trovato un locale che non fosse frequentato dalle 9 del mattino alla mezzanotte e oltre. Insomma, una città da scoprire e da vivere nella sua interezza, da apprezzare e capire nella sua società multietnica che ci mostra quanto siamo lontani noi da una mentalità che non è europea ma mondiale: bianchi, neri, mulatti, europei, magrebini, indiani, orientali, tanti giovani accumunati dalla stessa voglia di vivere e convivere, questa è Bordeaux.

INFO UTILI:

AEROPORTO: dista solo 30 minuti (senza traffico) dal centro. È moderno e funzionale, molto facile da orientarsi. 

TRASPORTI: la rete di trasporti pubblici è buona e ci si può spostare facilmente col tram o coi bus. Non c’è la metropolitana e sono rari i taxi. Il consiglio è quello di camminare a piedi.

COSTO DELLA VITA: La vita a Bordeaux è in linea con le altre capitali europee e un pranzo oppure una cena in un ristorante o bistrot costa tra i 20 e i 30 euro a persona, a seconda del menù scelto o delle bevande consumate. Il consiglio è sempre quello di prendere i menù con prezzo fisso, ma con possibilità di scelta tra tanti portate diverse.

VISITA AGLI CHATEAUX: le visite vanno prenotate in anticipo nelle nostre agenzie di viaggi. Solitamente la visita viene effettuata in lingua francese o inglese, ma è possibile chiedere la presenza di una guida parlante italiano per meglio apprezzarne le descrizioni. Possibilità di cicloturismo per i vigneti oppure raggiungere gli Chateaux noleggiando un’automobile.

ARCACHONT: anche Arcachont andrebbe visitata con una escursione organizzata e prenotata in agenzia, tuttavia si potrebbe raggiungere anche noleggiando un’auto.

CLIMA: visitabile tutto l’anno grazie alle temperature mitigate dalla Garonne e dall’Atlantico, i mesi migliori per venire a Bordeaux sono aprile/giugno oppure settembre/ottobre quando le temperature oscillano tra i 10 e i 20 gradi. Portarsi sempre un giubbino leggero oppure un Ki-Way perché si può essere colti dalla pioggia in qualsiasi momento. Come in tutta l’area nord atlantica le piogge possono essere frequenti ma di breve durata e di scarsa intensità.

Vi aspettiamo a Bordeaux 
Lanotte Luigi
Responsabile Commerciale
Gruppo Franchising A Proposito di Viaggi 
Tel 080 3991461 cell 348 8106805
luigi@apropositodiviaggi.it