“Prendiamo atto con stupore della nota apparsa su alcuni media a firma di Sergio Salerno, “direttore” dell’associazione pasticcerie storiche biscegliesi, in merito ad una presunta «forte confusione» che si sarebbe scatenata a seguito della «presentazione del movimento politico della lista sospiro». Siamo sorpresi, perplessi e incuriositi”. Parte con queste parola la nota della Lista civica “Bisceglie – La tradizione” in riposta alle dichiarazioni di Salerno sull’uso del nome sospiro in ambito politico (leggi qui).

“La sorpresa è dovuta al “clamore” che, stando a quanto riferito dal Salerno, sarebbe stato suscitato dalla presenza, tra le forze della coalizione a sostegno della candidatura di Vittorio Fata a Sindaco di Bisceglie, del movimento civico “Bisceglie – La tradizione”. Non abbiamo alcuna difficoltà nell’immaginare come e quanto il telefono del Salerno sia stato tempestato dalle «numerosissime telefonate» e dai «messaggi ricevuti» a seguito della comparsa del comunicato stampa dello scorso 21 giugno: del resto, non si è parlato d’altro in città in questi giorni…”

“Le perplessità derivano invece dal passaggio nel quale il Salerno definisce «sgradevole e di poca fantasia» la decisione del nostro movimento di presentare un simbolo che richiama il sospiro, dolce tipico biscegliese, rappresentando l’essenza stessa di “Bisceglie – La tradizione”. Evidentemente abbiamo commesso un grave peccato di lesa maestà: non eravamo al corrente del fatto che per nominare il sospiro sia necessaria l’autorizzazione del “direttore” dell’associazione pasticcerie storiche biscegliesi”.

“La curiosità riguarda invece il bisogno del Salerno di rimarcare la «natura apartitica» della sua associazione, avvertito quasi come se dovesse “giustificare” alcune sue scelte politiche – del tutto legittime quanto personali – agli occhi dei suoi stessi associati. Ma queste sono faccende delle quali non abbiamo né tempo né voglia né voce in capitolo per occuparci”.

“Siamo noi, piuttosto, a prendere le distanze dai toni assolutamente inopportuni utilizzati dal “direttore” Salerno – e dalle persone che hanno ispirato e scritto quel “comunicato” al posto suo – ricordando a lui e soprattutto a chi gli si nasconde alle spalle che la campagna elettorale è appena cominciata ma i biscegliesi, per fortuna e in massa, sembrano aver già preso a loro volta le distanze da un modo stucchevole, ridicolo, strumentale e inefficace di far politica”.