“Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 9551/2023, bacchetta l’amministrazione Angarano, condannata addirittura al pagamento di 5000 euro di spese legali”. Esordisce con queste parole in una nota il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.

“Avevano ragione i consiglieri comunali Francesco Spina, Francesco Napoletano, Enrico Capurso, Alfonso Russo, Giorgia Preziosa e Vincenzo Amendolagine (assistiti dagli avvocati Police e Guantario): i bilanci del comune del 2019 erano illegittimi e furono gravemente lesi – sostiene Spina – con tanto di offese dei presuntosi soloni comunali, i diritti di partecipazione dei consiglieri comunali. La cosa più grave è che l’attuale presidente del consiglio comunale, Vittorio Fata, che all’epoca non volle firmare i ricorsi contro l’amministrazione Angarano (pur stando all’opposizione), anche quest’anno ha seguito la prassi sbagliata (oggi censurata dal Consiglio di Stato) proposta dagli uffici di ragioneria del Comune di Bisceglie, non convocando una seduta ‘dedicata’ alla presentazione del DUP, determinando  così l’evidente illegittimità del DUP 2024 e del bilancio di previsione che ne conseguirà”.

“Chi risponderà ora di un eventuale nuovo annullamento giudiziario del DUP 2024 e dei bilanci successivi? La sentenza del Consiglio di Stato dimostra come tutte le battaglie giudiziarie che affrontiamo – sottolinea – non siano mai pretestuose; con questa sentenza (la prima in Italia), tutti i consiglieri comunali italiani beneficeranno di un rafforzamento dei loro diritti partecipativi. Ma chi risarcirà i biscegliesi per essere stati più di un anno senza bilancio comunale e senza che nessuno intervenisse per garantire la legalità contabile? E chi risponderà economicamente – conclude il consigliere Spina – di fronte ai cittadini per tutti i danni causati dagli errori e dai pasticci di un Comune che, da modello di buona ed efficace amministrazione, è diventato in questi ultimi anni l’esempio italiano di cattiva amministrazione e incapacità amministrativa?”.