“Chiedo scusa a tutti i cittadini! Nel loro profondo rispetto, e per la stima che nutro nei confronti delle istituzioni, rinuncio al mio gettone presenza”. A parlare a Mauro Sasso, consigliere comunale di opposizione a margine del consiglio svoltosi ieri pomeriggio.  

L’ennesimo indecoroso spettacolo è andato in scena in quello che sarebbe dovuto essere il consiglio comunale della città di Bisceglie ed invece si è trasformato, complice anche una piattaforma poco funzionale, in un circo di teatranti e di scarsa qualità per giunta”.  

“La seduta ha avuto inizio (per modo di dire) alle 15.30 – prosegue del movimento politico #NelModoGiusto – e dopo sei ore di una estenuante connessione che rendeva il tutto poco chiaro, con interruzioni e tentativi di ripristinare il tutto, con il continuo “mi sentite?”, “Mi vedete?”, “non si sente”, “non ho capito”, ha portato il consiglio in un punto di apparente non ritorno, soprattutto perché non garantiva ai consiglieri la facoltà di svolgere la prerogativa per cui eletti. Non è stato possibile entrare neanche nel primo punto all’ordine del giorno che riguardava la discussione sulla emergenza Covid-19. A tale proposito – dichiara Sasso – avevo preparato il mio intervento, fatto di proposte e attenzioni per questa situazione preoccupante e di confusione per la nostra città.  Richieste di agevolazioni e di sostegno per i cittadini, per i commercianti e per quelle fasce sociali che in questo momento necessitano di un’attenzione particolare. Non avendo potuto adempiere alla mia umile e rigorosa missione di consigliere comunale, mi sento in dovere di chiederVi scusa”. 

“Il Sindaco, nonostante molti consiglieri (anche di maggioranza) lamentassero una scarsa ricettività di segnale, o una scarsa qualità audio, ha pensato bene di passare direttamente al punto 7, cioè alla variazione di assestamento del bilancio, anziché entrare nella discussione del primo punto, ritenendolo più importante della discussione inerente alle problematiche legate al Covid-19 o addirittura cogliere la proposta del presidente del consiglio comunale, e quindi di rinviare la seduta in seconda convocazione”. 

“A tal punto, cari cittadini – conclude Mauro Sasso – avendo assistito e partecipato ad uno spettacolo indecoroso ed offensivo per la nostra città (durato 6 ore), mi sono sentito in dovere di abbandonare il consiglio in videoconferenza, poiché costernato e avvilito. Rinuncerò al gettone presenza nel rispetto della mia scelta”.