“Il Partito Democratico sui diritti civili non consentirà a nessuno di tornare indietro. Il Paese, la società, i giovani di oggi sono molto più avanti di una certa destra oscurantista, la stessa che applaudiva in maniera ignobile e vergognosa in Senato per aver affossato il Ddl Zan che non toglieva nulla ai vari Pillon, ma garantiva dei diritti a chi per troppo tempo se li è visti negare”. Così Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale PD e capolista al Senato in Puglia, intervenendo sul palco di Bisceglie ad un’iniziativa elettorale insieme al Presidente Arcigay, Luciano Lopopolo e i candidati a Camera e Senato nelle liste PD.

“Sui diritti civili c’è il tentativo subdolo di questa destra di far diventare l’Italia l’Ungheria di Orban – sostiene Boccia – noi non lo permetteremo. Non solo difenderemo con i denti le unioni civili ma vogliamo di più, la parità assoluta e completa. I diritti non sono concessioni ma semplicemente uguaglianza. Non basta dire come fa Giorgia Meloni ‘quello che c’è, c’è’. Noi ci batteremo per tutte quelle norme di civiltà che oggi il Presidente Arcigay, Luciano Lopopolo, ci ha sottoposto con il documento ‘la strada dei diritti’ (www.lastradadeidiritti.it) e che sottoscrivo e mi impegno ad attuare, a partire dal matrimonio ugualitario e tutte quelle norme già presenti nel ddl Zan”.

“Non consentiremo nessun ritorno al passato, non possono essere certamente Meloni o Salvini a dire se un amore è di seria A, B e C. I diritti civili – conclude – così come lo ius scholae come ha chiarito la nostra candidata Shady Alizadeh, sono norme di civiltà, Pillon dovrà farsene una ragione”.