“Ci sono dei momenti in cui il Sindaco Angarano, pur con tutta la buona volontà, proprio non si può sentire. Anzi, è difficile trattenere un moto di rabbia. Quella stessa rabbia che hanno manifestato 2797 cittadini, che, a fronte di una domanda per ottenere i buoni spesa, che alleviassero un po’ il loro disagio economico, si sono visti attribuire importi irrisori ed offensivi”. Con queste parole esordisce attraverso una nota il consigliere comunale Franco Napoletano del gruppo “Il Faro-P.C.I.”.

Vediamo come sono andate le cose. In seguito alla pandemia del Covid-19, i Comuni, in proporzione alla loro popolazione, hanno ricevuto, dallo Stato, delle provvidenze economiche per aiutare famiglie ed imprese. Evidentemente – afferma il consigliere di opposizione – il Comune di Bisceglie non deve avere utilizzato tutte le risorse ricevute, tanto da modificare la delibera di Giunta Municipale n.134 del 3.5.2022, con l’approvazione di un’altra delibera di Giunta Municipale, la n.335 del 23.12.2022. Quest’ultima delibera si proponeva di erogare contributi, a cittadini in difficoltà, per Euro 271.744,45, di cui 171.744,45 per l’acquisto di beni prima necessità ed Euro 100.000,00 per il pagamento di massimo 3 canoni di locazione insoluti”.

Il 28.12.2022 veniva pubblicato il bando. Nel predetto bando veniva precisata l’entità dei buoni spesa: Euro 50,00 per i richiedenti singoli, Euro 75,00 per 2 persone, Euro 100,00 per una famiglia di 3 persone ed Euro 150,00 per una famiglia di 4 o più persone. Con i buoni spesa – sostiene Napoletano – caricati sulle tessere sanitarie, i cittadini beneficiari avrebbero potuto acquistare: generi alimentari di prima necessità (anche per uso animale), prodotti per l’igiene personale e per l’ambiente domestico, farmaci, dispositivi medici (per la pressione, areosol, termometri, ecc.). Ebbene, l’entità reale dei buoni spesa, non corrispondente al bando, è stata un’offesa alla dignità delle persone, al punto che piuttosto che di un contributo, si è trattato di un’elemosina!Per fare degli esempi: le persone singole hanno ricevuto 32 Euro, le famiglie con 3 componenti hanno ricevuto 60 Euro, non ne parliamo delle famiglie di 4 o più persone”.

“A quelle somme esigue bisogna sottrarre, in media, 5-10 euro che i richiedenti hanno dovuto elargire a coloro che hanno compilato ed inviato telematicamente le domande.Domande che, in qualche passaggio, apparivano perfino poco chiare e necessitavano di delucidazioni. Con quella miseria – sottolinea Napoletano – che cosa compri per te, per tua moglie o per i tuoi figli? Ben poca cosa! Con sprezzo del ridicolo ed ipocrisia elevata a sistema di Governo, ‘Angarano ieri, oggi e domani’ ha dichiarato che “siamo riusciti a dare un sostegno concreto (sic!) alle famiglie in difficoltà, per la serie: non solo ti faccio l’elemosina, ma ti prendo pure per i fondelli! Che volete farci? E’ ‘la sensibilità’ del sazio che non crede al digiuno. D’altronde, se uno in vita sua ha avuto la fortuna di non provare mai la fame, come può capire coloro che vivono veramente in una situazione di bisogno?”.

“Quante volte il Sindaco fa dire che non c’è ai cittadini che vorrebbero parlare con lui? – sostiene il consigliere di opposizione.In altri tempi, le Amministrazioni Comunali erano certamente più attente al disagio sociale ed i contributi economici erano più sostanziosi.Devo anche ricordare che alcuni amministratori, o loro diretti collaboratori, talvolta mettevano mano alle loro tasche, in silenzio, per aiutare cittadini in drammatiche situazioni di bisogno.Se l’Amministrazione Angarano fosse stata davvero più sensibile verso i cittadini in difficoltà, avrebbe potuto e dovuto mettere più risorse comunali a disposizione. Non avevano previsto un numero rilevante di domande? Vuol dire che non conoscono la Città e le sue dinamiche sociali ed economiche di disagio. Non se ne escano con il solito ritornello che ‘non ci sono soldi!’, perché non è vero”.

“In un Consiglio Comunale di qualche mese fa, il Dirigente della Ripartizione Finanziaria ebbe a dichiarare, a precisa domanda del sottoscritto, che il Comune aveva una disponibilità finanziaria di 29 milioni! Nella sua smania di perenne ringraziamento, Angarano ringrazia il Dirigente dei Servizi Sociali, il dott. Salamino, ma dimentica di ringraziare i pochissimi dipendenti di quella Ripartizione, che hanno consentito il disbrigo delle numerose domande di che trattasi. Questi dipendenti operano, da anni – afferma in conlcusione Franco Napoletano – nelle condizioni spesso disagevoli degli uffici di via Terlizzi, in strutture con infissi fatiscenti, con l’acqua piovana che sovente allaga pericolosamente le stanze, con i fili elettrici di computer antiquati sui pavimenti, con fascicoli accatastati dappertutto per carenza di suppellettili ed armadietti. Altri 5 anni così? Dio ce ne scampi e liberi!”.