“Adottato in un clima surreale, tra i pochi consiglieri rimasti, l’ultimo bilancio preventivo del quinquennio della svolta: un disastro con nessuna opera in 5 anni, tante nuove tasse e un nuovo cimitero con 5000 loculi e tanto cemento accanto a “carrara Salsello” in pieno centro abitato”. Esordisce con queste parole il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina a margine del consiglio comunale che ha approvato il bilancio di previsione per il periodo 2022/2024 (leggi qui).

“Ieri, in seconda convocazione Angarano & co. sono riusciti ad approvare il bilancio di previsione 2022, l’ultimo che potrà essere gestito dalla svolta prima delle elezioni del 2023. Nessuna opera nuova – sostiene Spina – nessuna imminente apertura del Teatro Garibaldi, nessun evento estivo, con Bisceglie destinata ad ammirare gli eventi delle città limitrofe con i Maneskin a Trani, Gucci ad Andria e Bisceglie, invece, che non può permettersi neanche una derattizzazione, una deblattizzazione, qualche servizio igienico sulla litoranea (i bagni chiusi), e con le palme tutte secche che fanno da cornice al litorale (altro che estate biscegliese)”.

“Nessun progetto per la città, ma solo vuote parole di vanto del sindaco per le opere dell’amministrazione Spina, contro cui lui stesso, ironia della sorte, ha votato negli anni scorsi opponendosi alla loro realizzazione: via Aldo Moro, il mercato in corso di realizzazione a via san Martino, il water front del porto che questi signori – continua – nemmeno riescono a gestire in via ordinaria, con gli arbusti cresciuti lungo le mura prospicienti il porto. Come ‘dolce’ finale per i cittadini, poi, Angarano ha annunciato le nuove tasse e tariffe: le imprese tessili dovranno pagare la Tari salatissima per lo smaltimento degli scarti tessili, le associazioni culturali e sociali dovranno pagare 350 euro per la concessione di una serata all’anfiteatro”.

“Insomma, un tirare a campare con le risorse dei cittadini che verranno distribuite solo per i contributi alle associazioni dei loro consiglieri, per qualche evento nel borgo antico e magari qualche colata di cemento nella zona 165. Per il resto la città può continuare ad agonizzare tra miriade di debito fuori bilancio (riconosciuti anche ieri) e con la maggioranza ai minimi numeri arroccata sulle sue poltrone, che ha chiuso la seduta di ieri con 11 consiglieri e la minoranza che si è allontanata per non condividere, neanche con un voto contrario, i danni irreversibili che questi signori stanno facendo con un nuovo cimitero con 5000 loculi accanto a quello preesistente – conclude Spina nella sua nota – in pieno centro abitato tra ville e case abitate da decenni in zona carrara Salsello. Tanto, dice il duo della svolta Angarano-Silvestris: non è a noi!”.