Rocco Prete e Francesco Spina hanno avuto modo di incontrare la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, in Puglia in questi giorni per visitare le nostre comunità locali. Recentemente il ministro ha firmato il decreto di riparto del “Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia”. Si tratta di risorse destinate alla realizzazione di progetti sperimentali per la diffusione dei servizi di interpretariato in Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST) e di servizi di sottotitolazione, nonché per favorire l’uso di tecnologie innovative per la comunicazione. 

“Sono risorse che andranno a finanziare interventi e servizi che gli enti locali potranno realizzare insieme agli Enti del Terzo Settore per garantire la piena inclusione delle persone, migliorare la qualità della vita e l’accessibilità ai servizi”, scrive Spina. “L’obiettivo è quello di garantire la continuità ai progetti già in corso e promuovere nuove iniziative attraverso servizi di interpretariato in Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST), facilitando l’accesso ai servizi pubblici, compresi quelli di emergenza, e aumentando l’utilizzo delle tecnologie per abbattere le barriere dell’informazione e della comunicazione, nel rispetto della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità”. 

“Il Comune di Bisceglie dovrà cercare nei prossimi mesi di inserirsi in questi percorsi e di proporre progetti finanziabili per sostenere le situazioni di fragilità relative a tutte le forme di disabilità, con misure economiche  e progetti che concretamente perseguano l’inclusione sociale delle persone fragili, alleviando i disagi anche delle loro famiglie. Ho cercato con Rocco Prete di trasmettere la nostra voglia di agire e di fare di più per rendere la comunità biscegliese sostenibile anche dal punto di vista sociale”, si legge nel comunicato stampa. 

“Per ribaltare il punto di vista ed investire sulle persone, è necessario lavorare insieme: istituzioni, Enti del terzo settore e mondo privato. Nonostante i casi complessi e le grandi difficoltà è possibile promuovere azioni per l’inclusione, l’accessibilità universale e la dignità della vita di tutti i cittadini immaginando che quando si realizzano strutture, si progettano servizi, si programmano eventi, lo si deve fare per tutti”, conclude Spina.