“Dov’è il piano del verde? Dove il censimento strutturale delle specie arboree? Dove le iniziative di riforestazione e manutenzione delle aree esistenti?”, sono le domande che si pone il Movimento 5 Stelle Bisceglie e Libera il Futuro.

“In tempi di diffuso dissesto idrogeologico e lottizzazioni selvagge nei nostri comuni – continua – mettere in campo politiche contro il consumo di suolo dovrebbe essere azione obbligatoria da parte delle amministrazioni.  Cos’è il “consumo di suolo”? Ecco la definizione che ne dà ISPRA-Istituto per la protezione ambientale:

 “Consumo di suolo: variazione da una copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato), con la distinzione fra consumo di suolo permanente (dovuto a una copertura artificiale permanente) e consumo di suolo reversibile (dovuto a una copertura artificiale reversibile)”.

Come va a Bisceglie? Ce lo dice sempre ISPRA nel suo “Rapporto 2022 – Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, con rilevazioni che vanno dal 2006 al 2022:

– nella provincia BAT, Bisceglie è al secondo posto, dietro per un punto percentuale alla sola Trani, per consumo di suolo;

– fra i 52 comuni dell’ex Terra di Bari, la nostra città è al 10º posto.

“E per parchi e sviluppo e manutenzione del verde urbano, che sono il contraltare delle politiche del cemento (reversibile o irreversibile che sia), quanto abbiamo speso nel 2021? Il Bilancio consuntivo del 2021 del comune di Bisceglie – afferma la nota pentastellata – certifica ben 6 euro e centesimi a cittadino. E lo stato dei pochi parchi urbani esistenti ne è dimostrazione. Per non parlare dell’abbattimento o del cedimento di alberi trascurati in termini di cura e manutenzione. Aspettiamo il consuntivo 2022, ma sotto i nostri occhi lo spettacolo cui assistiamo è desolante”.

“Dov’è il censimento strutturale del verde urbano anche con dispositivi IOT (sensori intelligenti applicati alle specie arboree)? Dov’è il piano per il verde pubblico che dovrebbe regolare la gestione integrata pubblico-privato (con criteri di assegnazione trasparenti e meritocratici) degli spazi esistenti e prevedere azioni periodiche di piantumazione di nuovo verde e di forestazione di aree pubbliche esistenti, ma al momento cementificate? Il passato (e il presente) li conosciamo. Purtroppo! Guardiamo al futuro”.