Come annunciato nei giorni scorsi, toccherà anche Bisceglie l’annunciato tour pugliese di Eric Gobetti, storico e scrittore, autore del libro “E allora le foibe?” edito da Laterza (LEGGI QUI). La notizia ha già suscitato però la forte reazione di Lega e Fratelli d’Italia, che si scagliano contro l’organizzazione di un incontro riservato alle quinte classi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” organizzato dall’Anpi.

Perplessità vengono espresse dai rappresentanti cittadini di Lega e Fratelli d’Italia, Domenico Preziosa e Tonia Spina, concordi nel ritenere Eric Gobetti “una voce certamente non attendibile per narrare la tragedia degli italiani vittime delle violenze dei partigiani di Tito in Istria e Dalmazia all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale”.

Il libro di Gobetti cerca di dimostrare, attraverso dati e documenti, perché è impossibile parlare di pulizia etnica e tantomeno di genocidio in relazione a quanto successo nel 1943 e nel 1945 (per ragioni, nei due momenti, molto diverse tra loro), spiegando l’importanza di utilizzare termini storicamente corretti per non strumentalizzare in senso pericoloso e potenzialmente aggressivo una qualunque vicenda storica. Tesi che non trovano concordi gli esponenti biscegliesi dei due partiti, in dissenso con la presentazione del testo di Gobetti nelle scuole.

«L’Italia è uno Stato democratico e chiunque ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. A mio parere, tuttavia, si dovrebbe dare ospitalità nelle scuole e nelle sedi istituzionali solo a figure di indubbia autorevolezza ed equilibrio, soprattutto quando vengono chiamate a raccontare fatti così tragici. È inaccettabile che si confonda un comizio per una conferenza. Bisogna lasciar fuori la politica dalle scuole, i nostri ragazzi hanno diritto di conoscere la storia senza faziosità!», dichiara Tonia Spina, commissaria cittadina di Fratelli d’Italia.

«Non sono un mistero – prosegue Domenico Preziosa, segretario della Lega – le simpatie di Eric Gobetti per Tito ed i carnefici dei nostri compatrioti. Basta cercare su Google per vedere immortalato Eric Gobetti che posa accanto alla statua di Tito o con magliette e simboli inneggianti a Tito ed al comunismo. Dunque, rispetto la libertà di tutti di parlare e anche di dire sciocchezze, ma ho serie difficoltà a ritenere credibile quanto viene raccontato da uno storico con chiare simpatie per i carnefici e non per le vittime».

«Trovo assai grave – continua Tonia Spina – che si consenta ad un personaggio del genere, espressione di una certa parte politica ed ideologica, di minimizzare una delle più grandi tragedie vissute dal nostro popolo. La violenza va condannata in ogni caso, a prescindere dall’ideologia politica. Conoscere e comprendere la storia senza filtri e bandiere è l’unico modo di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire un futuro di pace».

«Apprendo dai giornali che sarà anche presente il sindaco Angarano per i saluti istituzionali. Mi auguro che il sindaco ci ripensi e diserti la manifestazione, perché la sua presenza sarebbe un modo per legittimare un personaggio che non merita alcun credito. Ma soprattutto sarebbe una clamorosa figuraccia. Il sindaco, evidentemente smemorato, lo scorso 10 febbraio ha celebrato in pompa magna la memoria del nostro concittadino Antonio Papagni, anch’egli vittima della ferocia dei partigiani jugoslavi, come testimoniato dalle foto sul suo profilo Facebook. Era proprio lui o ha mandato una controfigura?», ironizza Domenico Preziosa.