“E’ incredibile leggere ogni giorno le mirabolanti proposte per il futuro di Bisceglie o i selfie per ogni stradina asfaltata, da parte di componenti di fatto e di diritto della maggioranza Angarano, che solo qualche giorno fa si è sottratta alla discussione sul PUG, più importante atto amministrativo dell’intera consiliatura”. Con queste parole parte la nota a firma Il Faro-PCI Bisceglie.

“Discussione attesa dopo anni e anni di gravissimo ritardo (l’iter è partito nel 2006 durante l’ultima Amministrazione Napoletano) ma svoltasi in un clima imbarazzante e surreale, con l’aula semideserta e le pesantissime assenze del Sindaco, della Giunta e della maggior parte dei consiglieri di maggioranza che hanno fatto sì che, per la prima volta nella storia di Bisceglie – ricordano – il dibattito si è aperto senza una relazione politica. Al contrario, un’Amministrazione lungimirante avrebbe dovuto condividere un provvedimento di tale portata quale il PUG con tutte le forze politiche di opposizione, con gli esperti in materia urbanistica ed ambientale, le associazioni di categoria e la cittadinanza intera, aprendo ad un confronto lealmente finalizzato all’acquisizione di contributi indispensabili alla progettazione condivisa della Bisceglie del prossimo futuro, così come peraltro è previsto per legge”.

“Tutto ciò non è accaduto perché la maggioranza – continuano gli esponenti de Il Faro-PCI – ammesso che ancora ce ne sia una, ha invece preferito sottrarsi alle proprie responsabilità e, dopo aver reso necessaria la nomina di un Commissario ad Acta, con aggravio di costi per la cittadinanza, ha continuato anche in consiglio a trincerarsi dietro qualche non meglio specificato potenziale conflitto di interessi”.

Di fronte all’inerzia di chi avrebbe dovuto ricordarsi dei propri conflitti di interessi prima di candidarsi alla guida della città, così da evitare il rischio di una ulteriore paralisi nell’attività amministrativa, è stato solo grazie all’alto senso di responsabilità delle forze di opposizione e del nostro gruppo consiliare de Il Faro-PCI, avanzando molteplici richieste di specifici chiarimenti, che si è potuto avviare il confronto nel merito del PUG, il quale tuttavia allo stato attuale desta una serie di perplessità”.

Ad esempio, questo PUG nasce già obsoleto sotto alcuni aspetti:

  • è sovradimensionato rispetto al trend di decrescita demografica che si registra negli ultimi anni nella nostra città;
  • prevede ulteriore inutile cementificazione a ridosso della costa;
  • anziché riqualificare l’esistente, prevede il depauperamento di una ampia zona agricola, vera vocazione produttiva del nostro territorio insieme al turismo;
  • non fornisce sufficiente impulso ai processi di armonizzazione e riqualificazione urbana delle maglie esistenti;
  • è ancora carente nella quantità e qualità del verde pubblico e dei servizi fruibili dalla cittadinanza.

“Nonostante le perplessità di metodo e di merito relative al PUG, si apre finalmente la discussione su uno strumento di pianificazione e progettazione che dovrebbe racchiudere la visione della Bisceglie dei prossimi decenni, discussione alla quale non faremo mancare il nostro contributo anche nelle prossime tappe dell’iter, con l’inoltro di osservazioni e con l’auspicio che al confronto vi prenda parte l’intera collettività – conclude la nota – compreso chi dopo 4 anni su questioni strategiche ancora latita, essendo troppo impegnato a fare campagna elettorale o selfie su qualche stradina asfaltata”.