La querelle relativa alla situazione sanitaria in città trova una nuova puntata con il consigliere comunale Francesco Spina che interviene ancora sulla questione dopo le dichiarazioni del Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano (leggi qui).  

“La richiesta presentata al Consiglio comunale dal mio gruppo consiliare “Difendiamo Bisceglie” – commenta – avente ad oggetto la discussione e approvazione da parte del Consiglio comunale di un ordine del giorno sulla immediata riattivazione dei reparti del Vittorio Emanuele II, è un sacrosanto diritto dei consiglieri comunali, per cui opporsi alla discussione democratica del futuro dell’Ospedale Vittorio Emanuele II significa, di fatto, favorire possibili chiusure di importanti reparti e servizi essenziali per i cittadini in campo sanitario, per la cui attivazione negli anni passati si è lottato con ogni energia (rianimazione ecc)”.

“Il nuovo ospedale del nord barese, cui fa riferimento Angarano, nasce da una volontà manifestata dai Sindaci del territorio con un protocollo del 2011 e recepita dalla Regione Puglia con D.G.R 1725 del 07.08.2012. Di tale questione si occupò il Consiglio comunale di Bisceglie durante la mia amministrazione con la deliberazione n.158 del 27.11.2014, che vide l’unanimità di voti favorevoli per l’istituzione del nuovo ospedale del nord barese, con l’esclusione (ironia della sorte!) proprio dell’attuale sindaco Angarano, che all’epoca (contrario alla realizzazione in quel sito)  si allontanò dall’aula al momento del voto per poi rientrare subito dopo come risulta proprio dal verbale di tale deliberazione”.

“Farsi i selfie con il progetto di dieci anni prima – afferma Spina – arrogandosi meriti di altre amministrazioni e di consiglieri regionali, Francesco La Notte, per esempio, riattivò il percorso con la richiesta di audizione del 2021 , senza portare in Consiglio comunale alcun nuovo elemento di discussione e confronto, è una grave caduta di stile istituzionale, che non può essere nascosta dalla replica stizzita e polemica di Angarano, che mira solo  fare confusione,  fatta proprio contro chi voleva semplicemente porre nella massima assise consiliare biscegliese temi delicati di confronto sugli attuali e futuri assetti sanitari del territorio”.

“Il rigetto dell’emendamento presentato dal mio gruppo per poter stanziare fin d’ora le somme per la realizzazione di infrastrutture viarie funzionali alla realizzazione del nuovo ospedale dimostra che è ben lontana l’idea di realizzare in tempi brevi il nuovo ospedale del nord barese, per cui diventa urgente e improcrastinabile la discussione sui tempi di riattivazione dei reparti del Vittorio Emanuele II già durante il prossimo Consiglio comunale, per non rimanere indietro rispetto agli altri ospedali del territorio come quello di Molfetta, che grazie proprio al “lungimirante”  accordo con  Angarano, ha ricevuto immediatamente ben 15 milioni di euro per il suo potenziamento. Si discuta fin dal Consiglio comunale dell’11 aprile dell’Ospedale di Bisceglie – conclude Spina”.