“Questa mattina ho presentato un’interrogazione consiliare per conoscere se è volontà dell’amministrazione comunale portare a termine la realizzazione di una sala laica del commiato pubblica, punto presente nel programma elettorale dell’attuale amministrazione perchè da me fortemente voluto”. A parlare è il consigliere comunale Peppo Ruggieri.

“La struttura, prevista quale offerta migliorativa dal vincitore del bando per l’ampliamento del cimitero – continua – è stata oggetto di alcune mie proposte di modifica (senza costi aggiuntivi per l’ente) per renderla funzionale al suo scopo, in quanto il progetto presentato non avrebbe consentito riti civili ma solo stazionamento del feretro in stanze molto piccole. La struttura verrà realizzata? Quando? E le proposte di modifica avanzate, saranno accolte per realizzare un punto del programma proposto agli elettori? E’ questo il senso dell’interrogazione visto che, al momento, non abbiamo più notizie in merito”.

“La società è in continuo e veloce mutamento e sono anche i dati ISTAT ad indicarcelo: i matrimoni civili hanno superato da un pezzo quelli religiosi e negli ultimi anni molte imprese funebri si sono organizzate privatamente per accogliere funerali civili. In questo contesto sono nati alcuni progetti nazionali intorno ad una professione molto delicata e complessa, quella del celebrante laico: da “Cerimonie uniche” (www.cerimonieuniche.it), progetto della UAAR (www.uaar.it) che forma e mette in rete figure accuratamente formate, alla Federazione Italiana Celebranti (www.federcelebranti.com), associazione di professionisti del settore che garantisce formazione continua e supporto ai suoi affiliati”.

Quello che manca, però, sono gli spazi, soprattutto per i funerali – sottolinea Ruggieri – nonostante il Dpr 285/90 preveda il diritto di «rendere al defunto le estreme onoranze» e la legge della Regione Puglia 34/2008 sancisce che «ogni comune deve allestire sul proprio territorio almeno una camera mortuaria con annessa struttura per il commiato», «nell’ambito delle quali (…) possono tenersi riti per il commiato» da cui ne discende che i Comuni hanno l’obbligo di consentire lo svolgimento di funerali in spazi laici a chiunque ne faccia richiesta”.

“E se da una parte la cronaca ci riporta continuamente le scelte di personalità che ottengono funerali laici organizzati dalle autorità locali, da ultimo il compianto Piero Angela, per i comuni cittadini atei, agnostici o aderenti a culti diversi da quello cristiano cattolico non resta che accettare soluzioni di ripiego subendo, così, una discriminazione anche dopo la morte. Anche queste sono esigenze che la politica ha l’opportunità di rappresentare – conclude il consigliere Ruggieri – evolvendo gli schemi classici e aprendosi alla società attuale. La nostra Bisceglie, oggi, ha ancora l’opportunità di fare la differenza”.