Una vera e propria bufera quella che si è abbattuta in queste ore sulla Casa di Divina Provvidenza e di riflesso anche sull’intera città di Bisceglie. Gli arresti di due suore e due concittadini (leggi qui), nonché le notizie circa gli altri cinque biscegliesi indagati (leggi qui) nell’ambito dell’operazione “Ora pro nobis”, hanno letteralmente sconvolto la città dei dolmen. I primi esponenti della politica locale a prendere posizione in merito al crack Cdp sono stati quelli del Partito Democratico. La locale sezione PD, tramite una nota stampa della segretaria di partito Roberta Rigante, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’argomento Cdp: “Si rende indispensabile un intervento della politica locale, finalizzato a fare chiarezza su eventuali responsabilità politiche in ordine a fatti e vicende che hanno danneggiato la città tutta. Il Partito Democratico di Bisceglie chiede che sia convocato un consiglio comunale monotematico sul tema, non ignorando che l’assise consiliare sia stata già convocata sul medesimo argomento, ma ritenendo che ad oggi sussistano motivi a che il Consiglio Comunale torni a discutere e intervenga con sollecitudine ed urgenza sui fatti gravissimi emersi in data odierna e, quindi, auspicando che questa istanza non resti ignorata”.