“Chiariamo subito, non ho interessi personali da tutelare se non le tasche dei cittadini.  La famosa dizione ‘salvo conguaglio’ che ha segnato fortemente l’economia di molti biscegliesi proprietari di immobili della 167,  compreso la mia, purtroppo fa rima con ‘salvo variante’ pronunciata nell’ultimo consiglio comunale. Noi politici siamo stati eletti dai cittadini in loro rappresentanza ed abbiamo dovere di tutelare i loro diritti, quelli di una comunità”, parte così la nota stampa firmata dal consigliere comunale Luigi Di Tullio a proposito di temi di stretta attualità in città. 

“Di conseguenza a noi spetta l’arduo compito del buon padre di famiglia e in tal senso mi sembra poco onesto e corretto esporci, in qualità di amministrazione di questa Città, in possibili ricorsi milionari contro i proprietari della 165 a danno delle casse della città e di conseguenza dei cittadini. La precedente mal gestione della maglia 167 non ha insegnato nulla? Tutto ciò mi sembra un percorso non sostenibile, soprattutto in un momento delicato come quello di crisi che stiamo vivendo”, sostiene il vice presidente del consiglio comunale. 

“Ma a conclusione di questo mi pongo una semplice domanda: se fosse stato possibile fare tutto ciò in 5 minuti, perché si è atteso 12 anni per far emergere questo argomento? In una cosa credo solo fortemente: è vero, dobbiamo riprendere ad essere più corretti e più sinceri in politica e questa amministrazione, seppur con i suoi difetti, questo percorso così ‘innovativo’ l’ha intrapreso da tempo”, conclude Di Tullio.