Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani Tullio Bertolino chiede una nuova stretta al Presidente del Tribunale Antonio De Luce ed al capo della Procura Renato Nitti per ridurre ulteriormente il rischio contagio da Covid-19, rafforzando ulteriormente i protocolli già individuati nell’accorso sottoscritto lo scorso 27 ottobre 2020. Bertolino chiede il rinvio fuori udienza di tutti i processi, pendenti in tutti i settori della giurisdizione di Trani (compresi quelli del Giudice di Pace), in cui debbano essere ascoltati testimoni, periti o consulenti; conseguente riduzione del numero di processi da trattare in presenza; aumento del tempo intercorrente tra un processo e quello successivo, in modo da garantire un maggior distanziamento tra gli avvocati che dovessero frequentare le aule di udienza; riduzione e contingentamento degli accessi nei palazzi di giustizia; maggiore controllo della pulizia e igiene nei palazzi di giustizia».

Il numero di contagi tra avvocati e dipendenti degli uffici giudiziari, infatti, ha spinto il Consiglio dell’Ordine tranese verso questa ulteriore richiesta che è stata subito accolta dai vertici del Tribunale di Trani. “Condivido l’esigenza di adottare misure più stringenti per affrontare l’emergenza epidemiologica, in primo luogo dando piena attuazione alle previsioni dei protocolli sottoscritti congiuntamente ed in secondo luogo adottando ulteriori cautele”, ha risposto Renato Nitti, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Trani. 

Altra novità importante, decisa nella seduta di ieri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani in comunanza di intenti con il Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Trani Giuseppe Rana, è il ricorso alle misure adottate in occasione della prima ondata della pandemia per la trattazione delle cause civili, che saranno sempre più in forma scritta e sempre meno in presenza per evitare inutili esposizioni al rischio di avvocati, personale della giustizia e clienti.