“La scorsa settimana abbiamo trasmesso le nostre proposte di aggiornamento e integrazione alla bozza del Piano urbano della mobilità sostenibile. Le abbiamo divise in due blocchi: uno di taglio strategico e un altro di taglio programmatico-esecutivo, individuando alcune azioni concrete da poter programmare e realizzare nei prossimi anni”. Lo dichiarano in una nota Libera il futuro e Pro Natura.

Le nostre osservazioni di taglio strategico suggeriscono:

  • l’implementazione di un piano di trasporti pubblici (corse ad alta frequenza e mezzi ecologici);
  • la realizzazione di nuove aree pedonali e di zone a traffico limitato;
  • il ricorso all’urbanistica tattica con la creazione di aree per l’incontro e il relax, aree gioco, aree lettura, aree sportive, usando la segnaletica orizzontale, panchine colorate e altri elementi di arredo urbano;
  • l’implementazione di una viabilità ciclabile e pedibus efficiente e sicura, con l’obiettivo di interconnettere periferie, centro, plessi scolastici, aree produttive e ricreative;
  • lo sviluppo dell’intermodalità (parcheggi periferici di interscambio);
  • la creazione di ricoveri sicuri per le bici e postazioni di ricarica elettrica per veicoli ecologici;
  • l’adozione di meccanismi di incentivazione per l’acquisto e l’utilizzo di bici, anche elettriche;
  • la realizzazione di un sistema di monitoraggio integrato delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale, con sensori e dispositivi di videosorveglianza del traffico stradale e della rete semaforica;
  • la realizzazione di sistemi di monitoraggio atmosferico per la rilevazione della quantità di polveri sottili nell’aria.
    Concretamente, abbiamo suggerito all’Amministrazione queste azioni:
  • la realizzazione progressiva nel prossimo quinquennio di anelli di mobilità urbana differenziata con centro storico pedonale, centro cittadino in fascia verde in modalità ZTL, zone periferiche e litoranee a mobilità automobilistica ridotta;
  • la sperimentazione da subito della Ztl per la costa di ponente nel periodo estivo (maggio-settembre);
  • la realizzazione nel prossimo quinquennio, di 3 “park & ride” con servizio navetta. Proponiamo il parcheggio di Conca dei Monaci, l’area mercatale, la zona Sant’Andrea (con realizzazione di un’area parcheggio in carico ai privati che potranno edificare in zona nell’ambito delle previsioni di espansione del nuovo PUG);
  • l’ampliamento nel prossimo triennio della superficie delle “strade scolastiche”, chiudendo le strade attorno alle scuole per un raggio di 200 metri e individuando in quel raggio in modo strutturale una velocità massima di 30 km/h;
  • la pedonalizzazione di via XXIV Maggio e la chiusura alla viabilità veicolare dell’area del Palazzuolo;
  • la realizzazione, al fine di connettere la costa di Levante all’area murgiana, della pista ciclo pedonabile già progettata e proposta da Pro Natura Bisceglie a regione e Comune;
  • il completamento dell’asse ciclabile nord sud (da Trani verso Molfetta attraversando la città), con la chiusura al traffico veicolare del tratto costiero di via Capitini, ispirandosi al progetto di restauro della ciclabile che va dalla zona Bi-Marmi alle Grotte di Ripalta, già presentato da Pro Natura;
  • la realizzazione dell’asse ciclabile est ovest (da Zona S. Andrea verso il centro della città) con intersezione nei pressi della stazione con realizzazione di un sottopasso o ponte ciclo pedonale che colleghi S. Andrea e centro cittadino;
  • la realizzazione nel prossimo quinquennio della smart control room per il controllo e il monitoraggio dei sistemi critici della mobilità urbana;
  • installazione gratuita da parte di ARPA Puglia di centraline mobili di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico.

“Ci auguriamo – afferma Vincenzo Arena di Libera il Futuro – che questa fase di apertura del Pums al contributo dei cittadini e delle Associazioni non rappresenti un mero esercizio formale di partecipazione da parte dell’Amministrazione. Il destino delle osservazioni al PUG, su cui non c’è stato alcun riscontro dopo quasi un anno, non rappresentano un precedente rassicurante”. 

“Anche noi abbiamo riscontrato notevoli difficoltà a dialogare con l’Amministrazione e i tecnici – sostiene Mauro Sasso di Pro Natura – tant’è che le nostre osservazioni sul Piano comunale delle coste e sulle emergenze ambientali della città non sono state accettate, tuttavia riteniamo che il nostro contributo sia doveroso e necessario in quanto la sostenibilità ambientale è uno dei criteri per la redazione del Pums”.