“Quella di Barletta-Andria-Trani è una provincia depredata e fortemente esposta alla infiltrazione criminale. Eppure, questo territorio nell’agenda nazionale delle emergenze criminali semplicemente non esiste”. A dichiararlo in una lunga nota è il procuratore di Trani, Renato Nitti, riportando i dati più significativi che fotografano la situazione criminale del territorio provinciale. 

La Bat raggiunge primati negativi sotto molti profili: “È la prima delle 107 province italiane per furti d’auto – spiega il procuratore – con numeri superiori a quelli di Catania, Foggia, Bari e Napoli e il doppio dei furti di Roma, in proporzione agli abitanti. Compare inoltre tra le prime 10 province per rapine in abitazione e per estorsioni, al terzo posto nazionale per omicidi volontari, al quarto per i tentati omicidi. E sempre nella prima parte della graduatoria per furti, riciclaggio, reimpiego di denaro, traffico di stupefacenti”.

Pur essendo provincia, la Bat non può contare sulla Squadra Mobile, sul Ros dei carabinieri, sul Gico della finanza ma “deve avvalersi della meritoria disponibilità di quelli del capoluogo, già straordinariamente impegnati. Non ha ancora una Questura, i Comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, è paradossalmente una provincia depredata anche delle sue proprie, esclusive, istituzioni di contrasto alla criminalità organizzata”.

Il procuratore Nitti, infine, ricorda gli scandali che, con eco mediatica nazionale, hanno riguardato una parte della magistratura locale e che “comprensibilmente hanno indebolito la difficilissima azione della prevalente restante parte della magistratura, il cui impegno risulta così ancora più difficile, scomodo, in perenne debito di ossigeno, dell’ossigeno della credibilità”. Secondo Nitti, “questa debolezza delle istituzioni non passa inosservata, ma è percepita dalla criminalità”.