A due mesi dal lancio della piattaforma Bisceglie Segnala #occhiaperti continuano a crescere le segnalazioni inviate dai cittadini, riguardanti situazioni di degrado, inciviltà e presunti reati o infrazioni.

Il 10 novembre sono state trasmesse a Sindaco e assessori, Presidente del Consiglio Comunale e consiglieri, dirigenti delle Ripartizioni comunali e al Comandante dei Vigili urbani circa 215 segnalazioni anonime georeferenziate. Alle precedenti 120, trasmesse a inizio ottobre, se ne sommano circa un centinaio.

“Il Sindaco e il Dirigente della Ripartizione infrastrutture, intanto, hanno fatto sapere – e li ringraziamo pubblicamente si legge nella nota – tramite lettera indirizzata al nostro presidente Vincenzo Arena che il blocco di segnalazioni precedente è stato preso in carico: Amministrazione e Uffici, riferiscono, provvederanno a monitorarne lo stato e la risoluzione. Segnaliamo in questo invio soprattutto ripetute segnalazioni riguardanti presunti roghi di rifiuti in zona Sant’Andrea e Via Vecchia Corato che, nelle ore mattutine e in tarda serata, sembrerebbero produrre olezzi nauseabondi e coltri di fumo che rendono l’area irrespirabile. A preoccupare anche il giungere di segnalazioni che riguardano lo spaccio di stupefacenti a cielo aperto nel Centro, in periferia e nel Borgo antico”.

“Abbiamo pregato Amministrazione e uffici comunali di prendere in carico con urgenza anche queste segnalazioni, coinvolgendo altre Istituzioni. Nei prossimi giorni, noi stessi valuteremo la trasmissione al Prefetto di segnalazioni con un delicato profilo di illegalità. A questo link è disponibile la pagina DATI E STATISTICHE che aggrega per area tematica, tipologia e quartiere della città le segnalazioni ricevute. I quartieri su cui giungono più segnalazioni sono il centro urbano e il centro storico (con circa il 45% di segnalazioni). Crescono le segnalazioni dalle periferie (Sant’Andrea, Seminario, San Pietro, in particolare): siamo a oltre il 40% di “avvisi. Abbandono e roghi di rifiuti, strade in dissesto, verde pubblico da curare, parchi abbandonati e spazi pubblici vandalizzati rappresentano i casi più ricorrenti”.