“Stiamo vivendo una situazione di emergenza globale e trovo giusto rimandare al più tardi possibile ogni polemica politica. La politica, in questo momento storico, deve solo dare prova di saper dare risposte serie e concrete e di trovare le soluzioni più efficaci”, commenta così l’attuale periodo di emergenza sanitaria il consigliere comunale di minoranza Vittorio Fata (Pd), già sindaco facente funzioni della città di Bisceglie. “Apprezzo infatti i contatti costanti che, in videoconferenza, come proposto dal sindaco, stiamo avendo noi capigruppo in consiglio comunale per trovare le giuste soluzioni per i biscegliesi”.

“Vi sono due emergenze da affrontare ora”, continua Fata, intervistato da Bisecglie24, “quella sanitaria e quella socio-economico. Intanto è necessario restare a casa, mi associo anch’io a questo invito ai cittadini. E poi l’amministrazione e gli organi preposti devono, come stanno facendo, continuare a controllare e a monitorare continuamente chi non rispetta le regole e sanzionare il più possibile perché solo così, ahimè, si riesce a far capire la gravità della situazione, una situazione in cui ogni giorno vi sono 7/800 morti per Coronavirus, morti, tengo a sottolinearlo, che non sono numeri, ma vite che non ci sono più”. “E’ utile”, aggiunge Fata, “che il sindaco puntualmente comunichi lo stato di salute della città”.

“E poi vi è l’emergenza sociale ed economica”, evidenzia l’avvocato Fata, “Occorre pensare agli anziani, tra i più a rischio, e a come trovare la maniera per far giungere loro la spesa e apprezzo l’iniziativa dell’attivazione del numero verde da parte del Comune. E ai bambini che hanno il diritto di fare una passeggiata coi loro genitori per non far correre loro il rischio di avere ripercussioni psicologiche, Occorre poi cercare una maniera per dare respiro e linfa agli imprenditori biscegliesi: ho proposto in una riunione di capigruppo una serie di detassazioni laddove l’amministrazione può avere una certa autonomia. Ovviamente tutto compatibilmente con le risorse di bilancio, ma credo che dedicare capitoli di bilancio per far ripartire l’economia sia una cosa buona. Ma già da oggi, senza aspettare la fine dell’epidemia“.

E in conclusione: “Per quanto concerne i soggetti infetti credo, con le dovute accortezze della privacy, sia opportuno che se si autodichiarino come forma cautelativa e precauzionale per quanti hanno avuto contatti con loro nei giorni precedenti”.