Ieri nella chiesa di Santa Caterina da Siena, una folla immensa e commossa ha dato l’ultimo saluto a Donato Papagni, deceduto a soli 42 anni a causa di un tanto drammatico incidente stradale accaduto sabato 2 aprile, poco prima delle 23, sulla Statale 16, nel territorio comunale di Cerignola (leggi qui).

Di seguito riportiamo la nota stampa inviata dallo Studio3A-Valore che si sta occupando della vicenda:

“Papagni, conosciutissimo e ben voluto da tutti a Bisceglie (e non solo) anche per la sua passata attività di commerciante ambulante – centinaia i messaggi di cordoglio anche sui social -, attualmente lavorava come autista per conto della Vandelia srl, un’azienda ortofrutticola, ed era per l’appunto impegnato in un viaggio di lavoro: di rientro da una trasferta nel Napoletano per la consegna dei prodotti, stava procedendo sulla SS 16 in carreggiata sud, direzione Bari, con un furgone aziendale quand’è rimasto in panne per un’improvvisa avaria del mezzo”.

“Il quarantaduenne è stato quindi costretto a fermarsi, ha correttamente accostato il veicolo all’estrema destra della sua corsia di marcia, ha azionato tutti i dispositivi di segnalazione, a cominciare dalle luci lampeggianti a intermittenza del veicolo, ha avvisato la sua ditta del problema, ha telefonato alla moglie spiegandole l’accaduto e informandola che avrebbe tardato – è l’ultima volta che la donna ha sentito il marito -, ed è sceso dall’abitacolo per dare un occhio al motore. Subito dopo aver alzato il cofano però è piombato sul suo furgone un autoarticolato proveniente dalla stessa direzione di marcia. Per cause che dovranno essere chiarite dagli agenti della Polizia stradale di Cerignola, che ha effettuato i rilievi, e dall’inchiesta dell’autorità giudiziaria, il conducente del mezzo pesante non si è avveduto del veicolo in panne e ha tamponato violentemente il furgone che, in seguito all’urto, ha a sua volta investito l’incolpevole Papagni, che purtroppo non ha avuto scampo: un destino crudele”.

“La vittima ha lasciato in un dolore immenso la moglie Antonella, due figli di appena 11 e 8 anni, i genitori, un fratello e una sorella che ora chiedono con forza che si faccia piena luce sui fatti e soprattutto giustizia, e per questo, e per essere assistiti, attraverso l’Area Manager Puglia e responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha già messo a disposizione per analizzare l’incidente l’ingegnere cinematico Pietro Pallotti, con la collaborazione dell’avv. penalista del foro di Bari Fabio Ferrara”.

“Sul terribile sinistro il Pubblico Ministero della Procura di Foggia dott. Matteo Stella ha aperto come da prassi un procedimento penale per il reato di omicidio stradale indagando il conducente del tir che ha inopinatamente e inspiegabilmente travolto il furgone di Papagni causandone la morte. Il Sostituto procuratore non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma, essendo chiaro che il decesso è stato dovuto esclusivamente ai gravissimi politraumi riportati nel sinistro, e ha subito dato il nulla osta per la sepoltura. Nelle prossime ore, tuttavia, il magistrato potrebbe affidare una perizia cinematica per ricostruire con precisione la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro, un provvedimento auspicato da Studio3A per dare risposte ai propri assistiti, in particolare sul perché il camionista non si sia avveduto del mezzo fermo in panne nonostante tutti i dispositivi di segnalazione azionati. Oltre a presentare un’istanza in tal senso, lo studio chiederà anche di disporre un accertamento irripetibile sullo smartphone in uso all’indagato per verificare se lo stesse utilizzando al momento dell’urto e stesse quindi guidando in modo distratto”.