Il post sulla pagina personale Facebook è datato 30 gennaio, ma le parole di Michele Grassi, presidente del Consiglio Comunale di Terlizzi, suonano mostrano preoccupazione nei confronti della attuale situazione del Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie e nello specifico nei confronti del Reparto di Ortopedia.

Michele Grassi racconta la sua esperienza personale scrivendo: “Mi sono recato all’Ospedale di Bisceglie, nel Reparto di Ortopedia, che ho conosciuto un anno e mezzo fa, quando ebbi un grave incidente alla gamba destra. All’epoca (su consiglio di una generosa amica esperta di sanità), mi recai a Bisceglie dove trovai un reparto di eccellenza, con grandi professionalità, a partire dal Primario, dott. Laghezza. Era accorsato da centinaia di persone, che attendevano il turno della visita. Molti venivano anche da fuori Bisceglie (come me, come altri terlizzesi; ho incontrato persone di mia conoscenza anche di Bari). Già all’epoca, l’ospedale era in ristrutturazione (18 mesi fa); oggi è ancora in ristrutturazione. All’epoca del mio incidente il Primario lo conobbi all’uscita della sala operatoria, oggi la sala operatoria non c’è più (in ristrutturazione ???).
Oggi, il reparto quasi non c’è più, il corridoio e la sala d’attesa pieni di uomini e donne, da visitare, non ci sono più.
Credo che un’eccellenza, come l’Ortopedia di Bisceglie, non possa fermarsi per mesi e mesi o per sempre.
Credo che le ristrutturazioni debbono avere tempi strettissimi, in sanità. Altrimenti, tutto sfuggirà.
Mi sono promesso di attivarmi, per quanto di mia conoscenza. Ruggero, Niki, Donato, Francesco Spina, Gero: la sanità e’ importante per le popolazioni. Forza, un po’ di coraggio in più”.

I nomi citati dal presidente del Consiglio Comunale di Terlizzi nella parte finale del post fanno evidentemente riferimento, oltre al sindaco Spina, al consigliere regionale Ruggero Mennea, al presidente delle Regione Puglia Niki Vendola, all’assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia ed all’Onorevole  e vice presidente del gruppo Pd alla Camera Gero Grassi.