Spaccatura della corteccia, disseccamento delle piante allo stadio giovanile, gemme bruciate dal gelo e caduta copiosa delle foglie. Questi sono solo alcuni dei gravi danni provocati dalle gelate dello scorso febbraio sugli ulivi delle campagne biscegliesi.

I danni, che hanno riguardato maggiormente il settore dellolivicoltura e solo in parte i ciliegi, sono concentrati nella parte medio-alta dell’agro biscegliese, con appezzamenti olivicoli la cui produzione è stata completamente compromessa per l’anno in corso, afferma il dott. Gianni Porcelli, direttore del Gal Ponte LamaL’anno scorso è stato un anno di piena per lolivicoltura, quindi un calo fisiologico nella produzione era già stato messo in conto, ma i danni provocati dal maltempo rischiano di impattare in maniera decisamente più pesante del previsto. Non esiste ancora una stima precisa dei danni, ma la situazione si prospetta particolarmente critica ed in grado di compromettere (anche solo parzialmente) anche la produzione dei prossimi anni e non solo quella relativa al 2018. 

“Le zone costiere sono state comunque colpite meno delle zone interne”, prosegue Porcelli. “Agrinsieme (che comprende Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, ndr) ha già richiesto lo stato di calamità naturale e ci sono già stati i primi sopralluoghi da parte dell’ispettorato agrario per verificare i danni. La Regione quindi si sta già muovendo per la richiesta al Ministero e ci aspettiamo una risposta rapida in tal senso anche a livello nazionale”. Concordi sulla richiesta dello stato di calamità anche altre associazioni di categoria come Coldiretti che, tramite comunicato stampa, fa sapere di essersi attivata per chiedere al Ministero delle politiche agricole un intervento a sostegno delle imprese olivicole di tutte le aree, anche attraverso il rifinanziamento del piano olivicolo”.