“Alla luce della sordità e mancanza di trasparenza dell’amministrazione Angarano, sono stato costretto a proporre ricorso (in qualità di consigliere comunale e cittadino danneggiato dall’aumento Tari) al Tar Puglia-sezione di Bari per evitare che la Tari del 2019 aumenti sconsideratamente per i cittadini biscegliesi“. Ecco quanto comunicato, attraverso nota stampa, dal consigliere comunale di minoranza Francesco Spina.

“Il primo agosto, infatti, la maggioranza consiliare ha approvato una deliberazione di ‘riequilibrio e assestamento” che prevede un incremento Tari di circa il 20% per il 2019, che potrebbe arrivare al 40% se si continuasse con questa tendenza a pagare fatture extra contratto e a non contrattualizzare un gestore di igiene urbana come la legge comanda”, spiega Spina, “Ho voluto sostenere le spese del ricorso (650 euro solo la ‘tassa’ di iscrizione al ruolo) per mero spirito di servizio, lo stesso spirito con cui in passato ho fatto eliminare da consigliere di opposizione la tassa di Bonifica a Bisceglie e restituire l’Ici pazza ai contribuenti lesi”.

Francesco Spina tiene ad aggiungere che “Un’opposizione seria si fa così, cercando di mettere le competenze al servizio del proprio ruolo istituzionale e cercando di fare azioni propositive per tutelare i cittadini disorientati dalle chiacchiere, dalle bugie e dall’incapacità di amministrazioni inefficaci e arroganti come quella attuale di Bisceglie. Non avevamo promesso tagli e contributi in campagna elettorale e vogliamo specificare che il ruolo di consigliere è senza stipendio, ma ci priviamo volentieri di parte dei nostri redditi per far ragionare questa amministrazione che potrà ora in via di autotutela accogliere il contenuto del ricorso ed evitare di far ricadere i propri errori sui cittadini indifesi e già vessati dalla Tari. Tassa quest’ultima”, sostiene il consigliere Spina, “che da sindaco ero riuscito a contenere e a far diminuire di circa il 20 per cento, grazie ad una forte attenzione nella gestione della spesa comunale del 2017. Esattamente come durante il mio mandato da sindaco, anche all’opposizione non ci faremo frenare da ricatti, minacce o prebende di alcun genere come altri hanno fatto e stanno facendo con il piattino in mano. Fino a quando forza e passione non verranno meno agiremo sempre in tutela dei cittadini che hanno ogni volta apprezzato l’umiltà, il coraggio e la competenza con cui abbiamo portato avanti tante battaglie per realizzare opere e nuovi servizi alla città”.

E aggiunge: “Scopo di questo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale non è lo scioglimento del consiglio comunale che può costituire l’effetto naturale dell’annullamento degli atti fondamentali del bilancio comunale, ma essenzialmente evitare un aumento odioso e spropositato della Tari nel 2019. Spero”, in conclusione, “che dopo tante proposte rimaste senza ascolto da un’amministrazione sorda alle questioni dell’igiene urbana e della Tari, Angarano e i suoi amici possano riparare ai loro errori e intervenire prontamente per razionalizzare i costi del servizio di igiene urbana ed evitare in tal modo aumenti assurdi della tassa sui rifiuti”.