“Anche nella gestione delle strutture sportive l’amministrazione Angarano rifugge dal rispetto di regole e regolamenti sportivi”. È quanto si legge in comunicato stampa a firma dell’ex primo cittadino Francesco Spina, che torna ad incalzare l’attuale amministrazione dopo le sue dichiarazioni sull’ospedale (leggi qui) e sul fondo rischi contenzioso comunale (leggi qui).

“Si preferisce navigare a vista, strizzando l’occhio ai singoli gestori in modo assolutamente distonico da quelli che sono i canoni di etica amministrativa e di rispetto delle regole”, si legge nella nota. Spina ha quindi depositato una specifica interrogazione consiliare per chiedere spiegazioni in merito all’assenza di “avvisi ed atti pubblici sui criteri e sulle decisioni adottati per la gestione e la definizione degli orari di utilizzo delle strutture sportive e delle palestre scolastiche”. Assenza che, secondo il consigliere di opposizione, sta provocando “un caos infernale con conflitti e litigi tra le associazioni ed interferenze degli assessori in quelle che sono prerogative gestionali dei dirigenti”.

Nell’interrogazione depositata da Spina si chiede quindi conto di eventuali “provvedimenti disciplinanti gli orari di utilizzo delle strutture comunali, da affiggersi all’esterno di ognuna di esse”, dell’adozione del “Regolamento delle tariffe” e di eventuali dipendenti comunali indicati come custodi degli impianti. Spina domanda quindi all’amministrazione “se corrisponda al vero che gli orari vengono attualmente stabiliti, in dispregio delle norme regolamentari e di legge, da qualche assessore comunale” e se l’amministrazione intenda o meno “concedere a terzi le strutture attraverso un bando pubblico” ed istituire il “Registro dei beneficiari delle connessioni e autorizzazioni gratuite”.

L’ex sindaco ricorda inoltre il regolamento approvato dalla sua amministrazione, “su sollecitazione anche delle minoranze”, nel luglio 2017. Duro l’affondo: “Si trovi presto un antistaminico di legalità per questa malcelata allergia alle regole dell’amministrazione Angarano, che sta producendo seri danni alle casse comunali e ai rapporti sociali essenziali nel mondo dello sport”.