Il consigliere comunale di minoranza Francesco Spina ha chiesto, nella giornata di ieri, 6 gennaio, “che venga urgentemente convocato il consiglio comunale di Bisceglie per la discussione e approvazione” di un ordine del giorno riguardante il comparto agricolo locale.

Nel dettaglio si parla di “gravissima crisi del comparto olivicolo pugliese a causa dei danni da gelo di febbraio 2018 e dell’incontrastato avanzamento del batterio ella xylella fastidiosa“.

“Il comparto olivicolo regionale”, scrive nella richiesta Spina, “vive la sua crisi peggiore a memoria d’uomo: una fatale e nefasta congiuntura tra xylella fastidiosa e gelata di fine febbraio 2018, hanno nei fatti piegato l’olivicoltura pugliese, comparto tra i più importanti dell’agricoltura della Puglia. Nel Nord Barese e Sud Foggiano, come è noto, la gelata dello scorso febbraio ha provocato danni ingentissimi tanto che la raccolta delle olive si è conclusa in pochi giorni, e alcune aziende non hanno neppure iniziato a lavorare per la carenza del prodotto: in questo territorio, che a regime produce ben oltre il 35% dell’extravergine italiano, il danno è stato accertato su 90.000 ettari di superficie olivetata con danni al comparto stimati per oltre 600 mln di euro, con perdita di oltre 1 mln di giornate lavorative. A subirne le conseguenze, quindi, non sono solo gli olivicoltori, ma anche frantoi e oleifici cooperativi, nonché gli operai a tempo determinato e i dipendenti, ma anche i fornitori di beni e servizi per la lavorazione delle olive, trasportatori, officine di riparazione mezzi agricoli”.

“Nella scorsa estate i sindaci di Andria e Corato parteciparono ad un incontro, presso il Senato a Roma, con parlamentari del territorio e con il Ministro dell’Agricoltura – Sen. Centinaio, teso a ottenere da parte del Governo interventi a sostegno del comparto olivicolo pugliese, già fortemente compromesso dalla Xylella, per i danni straordinari e la vera e propria calamità naturale subita a seguito della gelata di febbraio 2018″, spiega Spina, “Si spiegò che per la particolarità della fase vegetativa degli ulivi all’epoca della gelata, le aziende erano impossibilitate a stipulare polizze perché la campagna assicurativa giustamente non era ancora aperta, quindi, non potevano essere coperte per quel tipo di danni. Urgono per entrambi le ‘calamità’, pertanto, risorse e misure straordinarie per gli olivicoltori, per i frantoiani privati e in forma cooperativa e bisogna prevedere ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore, al fine di arginare la crisi occupazionale dilagante, con un milione di giornate lavorative perse e trovare soluzioni compensative per l’intero indotto che gravita attorno alla produzione e lavorazione delle olive pugliesi di straordinaria qualità e il cui olio extravergine è noto in tutto il Mondo, tanto da essere stato promosso ultimamente dalla FDA statunitense, da alimento a medicinale”.

Si chiede lo stop immediato alle scadenze di mutui, prestiti, finanziamenti e cambiali agrarie per le imprese agricole, ma anche un impegno preciso del comparto commerciale che deve da parte sua sostenere “solidalmente” questa crisi, sia nel presente che nel futuro, con particolare riferimento alla Grande Distribuzione Organizzata che dovrà prevedere una apertura privilegiata all’extravergine prodotto in Puglia dalle realtà locali (filiera corta), preferendolo all’olio ‘comunitario’ lavorato da grandi produttori nazionali”.

“Anche la Puglia”, conclude il consigliere Francesco Spina, “deve ottenere dal Ministero delle Politiche Agricole la dichiarazione dello stato di calamità naturale, pertanto è necessario che questo ordine del giorno sia condiviso da tutti i Comuni pugliesi, dalle altre istituzioni politiche regionali e locali, dai parlamentari pugliesi e sostenuta dalle organizzazioni agricole, dalle associazioni dei settori della trasformazione, della cooperazione, del comparto commerciale e turistico, ma più in generale da tutti i pugliesi che vedono in questa straordinaria pianta il simbolo della propria terra, dal Nord al Sud della Puglia senza soluzione di continuità”.