L’interesse per il saggio sul rapporto tra informazione e guerra ucraina, “Le foche ammaestrate – Il giornalismo italiano al servizio della guerra” di Giulio Di Luzio, supera i confini nazionali e giunge sino ad una casa editrice di Mosca. Tanto che lo scrittore biscegliese è stato invitato lo scorso 16 aprile presso all’Ambasciata russa in Italia nella prestigiosa Villa Abamelek ospite dell’Ambasciatore Sua Eccellenza Alexej Paramonov.

Il lavoro di Di Luzio sarà pubblicato in Russia e altri paesi dell’Est Europa, ma l’editore Veche di Mosca chiede di più: “Il libro va integrato – chiarisce Sergey Dmitriev, caporedattore della casa editrice moscovita – con un approfondimento sui meccanismi mediatici italiani nella produzione e diffusione degli stereotipi russofobi”. Il suggerimento è stato prontamente accolto dallo scrittore biscegliese.

La serata del 16 aprile ha previsto il “Concerto di Primavera per l’Aquila” con la popolazione colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, in collaborazione con l’Associazione “L’Aquila siamo noi”. La Federazione Russa infatti è impegnata con un investimento di 9 milioni di euro, finalizzato al restauro di due siti danneggiati dall’ evento sismico di quindici anni fa.