Durante il periodo nazista ci sono stati tanti benefattori che nell’ombra agivano, nascondevano e salvavano vite. Tra queste anime nobili c’è stata una persona di grande valore e coraggio, senza la quale forse Primo Levi non sarebbe sopravvissuto all’internamento ad Auschwitz, lasciandoci orfani di una delle testimonianze più importanti della nostra letteratura. 

La storia di Lorenzo Perrone è stata ripresa e raccontata da Carlo Greppi nella biografia “Un uomo di poche parole” (pubblicato da Laterza), che ha permesso di riscoprire e dare il giusto riconoscimento a questo eroe silenzioso.

Levi ebbe sempre stima e riconoscimento per il suo salvatore, che ogni giorno rischiando la vita gli portò di nascosto della zuppa e che curò anche le ferite dell’anima, prodigandosi per riuscire a mettere in comunicazione Levi con la sua famiglia. Lorenzo fu un uomo straordinario dall’immenso coraggio, le cui azioni verranno raccontate questa sera, martedì 7 maggio, alle Vecchie Segherie Mastrototaro nell’evento organizzato in collaborazione con Anpi.

L’autore presenterà il suo libro alle ore 19.