La Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Puglia ha bocciato (con giudizio vincolante) la proposta di Acquedotto Pugliese di portare nel mare antistante l’Area Naturale di Torre Calderina la condotta fognaria sottomarina al servizio dei comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi. Festeggiano, dopo mesi di opposizioni, I Cittadini a 5 Stelle in MoVimento a Bisceglie, che a questo punto sperano si possa procedere verso “una diversa gestione delle risorse idriche, e che si provveda alla corretta depurazione delle acque reflue senza perdere tempo e soldi in inutili e faraonici progetti da decine di milioni di euro”.

La decisione è stata presa dopo aver analizzato le diverse problematiche relative al progetto. Preso atto che si sta parlando di una “zona di elevato valore paesaggistico, storico e turistico”, e che gli indirizzi generali del Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia “prevedono lo scarico a mare come azione sui reflui residuali o come soluzione di emergenza”, il progetto, secondo la Commissione, non chiarisce la gestione delle portate dei reflui provenienti dai quattro impianti di depurazione in condizioni di malfunzionamento. Problematiche che invece potrebbero comportare “gravi effetti negativi sugli usi della costa, sia per il rischio sanitario-ambientale, che per la dequalificazione dell’intera area interessata dallo scarico”. Il progetto, inoltre, non prevede un impianto in grado di consentire il contenimento degli impatti sull’area protetta S.ic Mare “Posidoneto San Vito-Barletta”, a causa dell’effetto negativo sulla qualità delle acque per la diffusione di elevati carichi inquinanti sversati nel corpo idrico ricettore.

Il Comitato Regionale, quindi, propone giudizio non favorevole di compatibilità ambientale in quanto “non viene dimostrata la sostenibilità degli sversamenti dei carichi inquinanti nel corpo idrico ricettore con riferimento alla capacità portante del sito di smaltimento” e “non viene dimostrata la soluzione della tecnica costruttiva in tunnel dell’opera di scarico come migliorativa degli impatti attesi sul sistema marino interessato”.

I Cittadini a 5 Stelle in MoVimento rivendicano la “partecipazione a tutte le fasi tecnico-procedurali di questa storia lunga oltre tre anni” e l’impegno per aver tenuto “alta l’attenzione con sopralluoghi e lavori di denuncia indirizzati ai media e alla Magistratura”.