In occasione del prossimo referendum del 17 aprile il comune di Bisceglie sceglierà gli scrutatori elettorali dando precedenza ai disoccupati. Il provvedimento è stato deliberato dalla giunta comunale di Bisceglie poche ore fa, dopo che negli scorsi giorni erano giunte nuove sollecitazioni sul tema da parte dei Cittadini a 5 Stelle in MoVimento.  Le istituzioni locali dovrebbero rivolgere nei confronti delle categorie disagiate tutte le attenzioni possibili per scongiurare discriminanti sofferenze di natura economica e sociale”, avevano dichiarato i 5 Stelle, ricordando inoltre come nel Comune di Barletta sia “già attiva ed efficace da anni, nonché confermata ad ogni appuntamento elettorale, la modalità di riserva di 1/3 delle nomine a scrutatore ai disoccupati e 1/3 ai giovani studenti inoccupati”. Secondo i Cittadini a 5 Stelle in Movimento: “Per realizzare tale semplice proposta, il Comune potrà pubblicare un avviso con il quale si invitano gli iscritti all’albo degli scrutatori a produrre una dichiarazione di disponibilità (anche on-line) valida come autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione o di studente inoccupato. Il comune potrà effettuare i controlli sullo stato di disoccupazione incrociando i dati con quelli del centro per l’impiego.

Una proposta molto simile era stata avanzata dai grillini biscegliesi in occasione delle scorse consultazioni elettorali regionali, in quell’occasione il comune rispose tramite il segretario generale Lazzaro dichiarando che la richiesta non poteva essere accolta per via dei tempi tecnici necessari per aggiornare il software e aggiornare il database dell’albo degli scrutatori.

Oggi il comune di Bisceglie, diversamente da quanto deciso circa un anno fa, ha scelto di seguire la via indicata dai 5 stelle ovvero quello dell’autocertificazione. Secondo quanto comunicato dall’amministrazione comunale: “Gli interessati dovranno presentare apposita autocertificazione attestante lo stato di iscrizione al Centro per l’impiego”. Sull’argomento il Sindaco Spina ha spiegato che: “Da più parti mi è stato sollecitato in passato tale criterio e ritengo opportuno che, sperimentalmente, si introduca tale indirizzo amministrativo già a partire dalle prossime consultazioni referendarie. Mancando un software specifico si darà priorità alle domande dei cittadini disoccupati purché iscritti all’albo degli scrutatori”