Rete ferroviaria italiana Spa ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale Puglia per l’annullamento, previa sospensiva, dell’ordinanza emessa dal comune di Bisceglie lo scorso 13 dicembre riguardante: “l’eliminazione di barriere architettoniche presso la stazione ferroviaria di Bisceglie”.

L’ordinanza richiedeva esplicitamente: “l’installazione di ascensori o collegamenti verticali meccanizzati per l’accesso al sottopasso ferroviario delle persone con difficoltà di deambulazione o altre soluzioni alternative per il superamento della situazione di pericolo derivante dall’attraversamento incontrollato dei binari per l’accesso ai treni”. Lo stesso Sindaco Spina aveva partecipato ad un sit-in di protesta contro le barriere architettoniche in stazione il 16 dicembre scorso, in quell’occasione il primo cittadino aveva dichiarato: “Ho adottato un’ordinanza sindacale nei confronti di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, ndr) e ho avuto proprio questa mattina una risposta ufficiale: entro febbraio installeranno un ascensore che garantirà sicurezza e fruibilità” (leggi qui).

Il comune di Bisceglie, tramite delibera di Giunta comunale n.47/2017, ha nominato un legale esterno per la sua difesa al Tar, l’avvocato Gennaro Notarnicola percepirà un compenso di circa 6.620 euro.