A fine 2023, Libera il futuro tira le somme dei primi 3 mesi di operatività della piattaforma Bisceglie Segnala #occhiaperti: sono 280 le segnalazioni ricevute in circa un trimestre. 

“Ringraziamo davvero i tanti cittadini che stanno mostrando fiducia nei confronti della nostra iniziativa. Stiamo dimostrando quanto siano necessari sistemi digitali di segnalazione dal basso sulle criticità in città e un conseguente flusso organizzativo di presa in carico e gestione”, dichiara Vincenzo Arena, presidente del movimento civico.

Il 28 dicembre è stato trasmesso un terzo blocco di segnalazioni anonime geo referenziate al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale (con preghiera di inoltro ad assessori e a consiglieri comunali), ai dirigenti delle Ripartizioni comunali, al Comandante dei Vigili urbani.

“Contestualmente all’invio al Comune di Bisceglie – aggiunge Arena – abbiamo inviato una pec con tutte le segnalazioni ricevute nell’ultimo trimestre al Prefetto di Barletta Andria Trani. Abbiamo presentato la nostra iniziativa e ci siamo impegnati a fornire alla Prefettura un aggiornamento trimestrale dei dati”. La trasmissione al Prefetto è stata valutata come necessaria da Libera il futuro per chiedere all’Ufficio Territoriale di Governo un supporto nel sollecitare, presso gli organi comunali e altri enti competenti, soluzioni e aggiornamenti sullo stato delle problematiche, soprattutto per i casi relativi alle serie situazioni di illegalità.

Sono triplicate, infatti, dalla prima rilevazione di oltre tre mesi fa le segnalazioni della categoria “Sicurezza e legalità“. Preoccupa, in particolare, il crescere delle segnalazioni relative a: attività/occupazioni presumibilmente abusive, piazze di spaccio di stupefacenti in centro, centro storico e periferia, roghi di rifiuti, presunti reati ambientali.

A questo link è disponibile la pagina DATI E STATISTICHE che descrive per area tematica, tipologia e quartiere della città le segnalazioni ricevute. Abbandono e roghi di rifiuti, strade in dissesto, verde pubblico da curare, parchi abbandonati e spazi pubblici vandalizzati rappresentano i casi più ricorrenti.