L’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie è uno tra i nove migliori nosocomi in Puglia secondo il Programma Nazionale Esiti 2017. Anche se i dati ufficiali non sono ancora stati diffusi, l’ospedale di Bisceglie è tra i nove “promossi” sui ventinove ospedali ancora aperti in Puglia. Oltre Bisceglie, i nove ospedali “promossi” sono: il Policlinico di Bari, Il San Paolo di Bari, l’oncologico di Bari, il De Bellis di Castellana, i nosocomi di Putignano, San Severo, Lucera e Scorrano.  

Il sistema di valutazione degli esiti viene messo in atto su tutto il territorio nazionale da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) su richiesta del Ministero della Salute. Il PNE fornisce valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario.  

Come specificato dal Ministero della Salute, lo scopo del PNE è quello di fornire “strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo finalizzati al miglioramento dell’efficacia e dell’equità nel Sistema Sanitario Nazionale”. 

La valutazione avviene attraverso un complesso processo in cui si analizzano circa 165 indicatori divisi tra esito/processo, volumi di attività e indicatori di ospedalizzazione. Tra i vari criteri utilizzati possiamo trovare ad esempio la percentuale di parti cesarei effettuati, la percentuale di pazienti operati entro 48 ore per frattura del femore o del collo, più genericamente vari tassi di mortalità legati a patologie gravi come infarto del miocardio, ictus ischemico, tumore del polmone, dello stomaco o della mammella.

“Complimenti ai responsabili e agli operatori dell’Ospedale di Bisceglie”, ha commentato il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, in un post su Facebook. “Un risultato a cui hanno contribuito tanti uomini e operatori del territ”orio, i vecchi e gli attuali dirigente della Asl e l’istituzione comunale che, per quanto di propria competenza, ha fatto sempre la sua parte”.