Decadenza dell’autorizzazione di occupazione di suolo pubblico, sgombero entro 30 giorni e ripristino dello stato dei luoghi originari, questo è quanto il Comune di Bisceglie ha disposto nei confronti del titolare Bar Helsinki proprietario della struttura ubicata nella piazzetta tra Corso Umberto, via Lecce e via Sonnino. Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Bisceglie24 il titolare del Bar Helsinki ha già dichiarato le proprie intenzioni: “Ora noi faremo ricorso al Tar”.  Il comune di Bisceglie è andato avanti senza esitazioni sulla strada che aveva intrapreso già nell’aprile scorso con l’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione dirigenziale che aveva permesso la costruzione della struttura esterna del Bar Helsinki (leggi qui). Il procedimento di revoca era stato avviato dopo un controllo della struttura da parte della Polizia Municipale dello scorso aprile, in quell’occasione si era accertata una: “difformità consistente nella realizzazione della struttura “de qua” con pannelli in vetro di altezza di un metro e novanta invece che di un metro”.  Secondo quanto si apprende dall’atto dirigenziale 129/2016, a firma del dirigente della ripartizione ambiente-demanio, il concessionario dell’autorizzazione avrebbe prima rimosso i pannelli in vetro a seguito della contestazione da parte della Polizia Municipale e poi li avrebbe reinstallati in un secondo momento sempre con un’altezza difforme a quanto previsto. Il Bar Helsinki ha presentato una perizia tecnica in propria difesa ma le controdeduzioni presentate all’ufficio tecnico non sono state sufficienti per bloccare il procedimento di decadenza dell’autorizzazione. Il dirigente Nicola Attolico ha specificato nell’atto che dispone la rimozione di tutte le opere realizzate come a: “tutt’oggi permane la difformità delle opere realizzate/installate da quanto autorizzato”, inoltre viene anche sottolineato che: “nessuna giustificazione è stata fornita circa lo scavo realizzato dal signor Rana (titolare del Bar Helsinki n.d.r.) senza titolo abilitativo ed in difformità all’autorizzazione per l’alloggiamento di un cavidotto”. Quest’ultimo aspetto tecnico era già stato evidenziato dal comune sempre nell’aprile scorso, in quell’occasione l’ente pubblico dichiarò di aver: “inviato la segnalazione di questa manomissione sia alla Polizia Municipale che all’Enel” (leggi qui). La questione quindi si sposterà, con ogni probabilità, nelle aule del tribunale amministrativo regionale di Bari, il contenzioso legale tra il comune di Bisceglie e il Bar Helsinki potrebbe essere quindi solo all’inizio.