“Considerata la lievitazione dei costi per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, siamo molto soddisfatti di essere riusciti a contenere l’aumento della Tari nella misura del 5%, mantenendo la tariffa una delle più basse in Puglia”. Con queste parole il sindaco Spina ha dato inizio alla discussione in consiglio comunale del punto all’ordine del giorno numero 6, sulla determinazione delle nuove tariffe Tari, la tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tares. “Chi farà la raccolta differenziata completa non pagherà”, ha annunciato il primo cittadino.

E qui è doveroso un passo indietro al punto 5, sulle agevolazioni ed incentivazioni per la raccolta differenziata. Secondo le modifiche ed integrazioni al regolamento, approvato con la maggioranza compatta e tre astenuti (Napoletano, Casella e Angarano), la raccolta differenziata prevederà un sistema di premialità che favorirà le tasche dei cittadini che differenzieranno completamente e correttamente i propri rifiuti. “Funzionerà attraverso una scheda su cui sarà accreditato denaro al conferimento dei rifiuti, fino alla compensazione della Tari”, ha spiegato il primo cittadino. “Non ne potranno usufruire gli evasori, ovvero coloro che negli anni scorsi non hanno pagato la tassa, salvo una regolarizzazione della propria posizione. Con questo sistema, evitiamo i costi della raccolta porta a porta, e ai cittadini che ci fanno risparmiare il costo degli operatori, del carburante e della biostabilizzazione, riconosciamo un importante sgravio fiscale”.

E poi ancora sulla Tari il sindaco aggiunge: “Secondo la legge chi sporca di più dovrebbe pagare maggiormente, con una penalizzazione per le famiglie numerose, che poi molto spesso sono quelle in maggiori difficoltà economiche. Noi invece, nell’ottica di una maggiore equità sociale, abbiamo evitato di gravare pesantemente sui nuclei familiari numerosi. Così come abbiamo cercato di sgravare le attività imprenditoriali e produttive che producono rifiuti che possono essere differenziati, come l’umido”.

Gianni Casella“Il sindaco mi ha affascinato con il suo discorso, così comi mi affascina Renzi quando parla, parla, parla”, ha ribattuto Casella sulla tassa sui rifiuti. “L’aumento della Tari serve per coprire i debiti fuori bilancio, così come confermato da Angelo Pedone (Dirigente della Ripartizione Economico-Finanziaria del comune di Bisceglie, ndr)”. Il consigliere della Democrazia Cristiana è scettico che l’aumento sia quantificabile nel 5%, come dichiarato da Spina. “Faccio un esempio”, argomenta Casella. “Due anziani con una pensione di 400 euro a testa, e quindi un reddito annuo di 9600 totali, che possiedono una casa di circa 80-90 metri quadri, nel 2012 pagavano mediamente 50-60 euro mentre nel 2013 hanno dovuto versare circa 200 euro. E allora l’aumento è del 5% o del 300%? Avendo ridotto esenzioni ed agevolazioni, è normale che vi sia stato un aumento spropositato, cosicché il 5% è solo un dato formale, non effettivo. E, tra l’altro, cantine e box sono stati equiparati all’abitazione principale. Come potrei, alla luce di questi dati, votare a favore?”.

Al termine della discussione, il punto numero 6 sulla determinazione delle nuove tariffe Tari è stato approvato con la maggioranza compatta, due voti contrari (Casella e Russo) e un astenuto (Franco Napoletano).