A sette mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelantonio Angarano, il Pci Bisceglie afferma, attraverso una nota stampa, che la “situazione della città è decisamente peggiorata”. Per gli esponenti della sezione Antonio Gramsci di Bisceglie, infatti, la situazione igienica “resta critica, con immondizia e deiezioni canine diffuse in ogni angolo della città” e “vige un rapporto non contrattualizzato, con numerose proroghe, con il gestore del servizio dei rifiuti”. “La percentuale della raccolta differenziata non viene più resa nota e molti rifiuti indifferenziati permangono per diversi giorni in container, presso il garage del gestore, e non vengono sempre conferiti in discarica con prontezza”, prosegue il comunicato. 

Critiche all’amministrazione comunale anche relativamente alla gestione delle strutture sportive e degli eventi culturali biscegliesi: “Alcune strutture sportive comunali sono state chiuse o l’accesso risulta fortemente limitato, il Teatro Garibaldi è chiuso o aperto a corrente alternata, in base a criteri poco chiari, e il Teatro Mediterraneo è rimasto inutilizzato anche perché l’Estate biscegliese, per la prima volta, non ha avuto una programmazione”. Per i Comunisti biscegliesi, inoltre, l’amministrazione Angarano ha “strumentalizzato” la grave crisi del comparto agricolo colpito dalla gelata dello scorso anno e dall’avanzare del virus Xylella “solo per lanciare la campagna elettorale di qualche esponente suo alleato in odore di candidatura alle prossime elezioni europee”. 

Il Pci di Bisceglie infine accusa Angarano di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale: “Il promesso taglio delle indennità del sindaco e degli amministratori non è stato realizzato e dei 5.000 nuovi posti di lavoro promessi non se ne intravvede neppure l’ombra”. “La città attendeva una Svolta ma, ora, versa nello sbando totale”, conclude il comunicato.