Continua a far discutere il consiglio regionale del 6 ottobre in cui il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato a chiare lettere che la Regione non acquisirà la Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e Foggia, così come era stato chiesto da un ordine del giorno sottoscritto da tredici consiglieri regionali (leggi qui), tra i quali Barone, Conca e Di Bari del Movimento Cinque Stelle.

Sono proprio i pentastellati di Bisceglie ad intervenire nel dibattito post consiglio. “La questione Cdp rappresenta uno dei tanti casi in cui la politica mostra l’evidente incoerenza tra gli illusori annunci carichi di fatue promesse e la realtà derivante dagli esiti della fallimentare azione politica di chi si erge a paladino delle persone in difficoltà”, affermano gli attivisti biscegliesi Cittadini in MoVimento a 5 Stelle. “Nel merito della vicenda di Casa Divina Provvidenza e all’epilogo scaturito dalla discussione in Consiglio Regionale, emerge oggi con chiarezza che il fermento delle iniziative tese a difendere la Cdp dalla svendita totale con drammatiche conseguenze occupazionali e assistenziali, è stato dettato esclusivamente dal famelico bisogno di visibilità mediatica delle opposte fazioni interne al Pd in conflitto tra loro, entrambe prive della volontà di affrontare per risolvere i problemi del territorio”.

“Quattordici sono i Consiglieri Regionali firmatari dell’Ordine del Giorno (sono tredici, ndr) che proponeva l’aumento delle rette per i ricoveri e la possibilità di accogliere nuovi ospiti nell’Istituto Ortofrenico oltre che la possibile acquisizione da parte della Regione Puglia dell’Ente. A seguire, il Presidente della Regione Emiliano ha ritenuto improponibili le proposte all’OdG, quindi le ha emendate, cancellando i punti sostanziali e svuotando il documento dei suoi contenuti concreti”, aggiungono i pentastellati biscegliesi. “Con il suo intervento, Emiliano ha sancito che la sola azione della Regione sarà ‘seguire con grande attenzione la vicenda’, ovvia misura per l’Ente pubblico maggiore ‘cliente’ della Cdp e nessuna tutela per il futuro dell’Opera Don Uva”.

“E così che i firmatari dell’ordine del giorno, consiglieri regionali vicini ad Emiliano, hanno immediatamente abbassato la testa e proni al loro capo, hanno subito eseguito l’ordine di rientro nei ranghi di partito, rinnegando la posizione assunta qualche minuto. Gli otto consiglieri del M5S hanno coerentemente sostenuto la posizione espressa nel dibattito votando compatti contro la modifica dell’Ordine del Giorno”, aggiungono gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Bisceglie. “Sin dall’inizio di questa crisi noi di Bisceglie abbiamo sollecitato i portavoce del MoVimento a contribuire alla soluzione di questa complessa vicenda. Attraverso numerosi incontri con i nostri portavoce abbiamo fatto squadra e, collaborando, siamo giunti alla formulazione delle richieste concrete espresse in consiglio da Grazia Di Bari. In replica all’intervento di Emiliano, il consigliere 5Stelle Mario Conca ha letto la missiva inviatagli da un ospite dell’Istituto Ortofrenico che, descrivendo condizioni di vita e di assistenza disumane, ha evidenziato il mancato controllo sulla qualità delle prestazioni sanitarie pagate dalla Regione. I firmatari del documento sottoscritto il 25 settembre all’auditorium Santa Croce si sono arresi alla politica semplicistica dei tagli alla spesa sanitaria a cura dell’assessore alla salute nonché presidente Emiliano: il portavoce Giuseppe D’Ambrosio ne è stato facile profeta”, concludono i Cinque Stelle di Bisceglie, che domenica 18 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 saranno in piazza Vittorio Emanuele per incontrare e discutere con i biscegliesi del caso Cdp.