Nel corso della trasmissione “Spazio Città” di Tele Sveva Angelantonio Angarano, Gianni Casella, Tonia Spina e Francesco Spina sono intervenuti, sollecitati dalle domande del conduttore Roberto Straniero, su diversi temi riguardanti la città di Bisceglie che sarà chiamata a rinnovare il consiglio comunale tra maggio e giugno prossimi.

Assenti gli esponenti del centro destra per indisponibilità e i rappresentanti del Movimento 5 stelle in attesa del riconoscimento della lista che competerà alle prossime elezioni.

“E’ possibile che a Bisceglie non si riesca a fare sintesi?”, chiede da subito il giornalista. “La sintesi esiste quando c’è una convergenza sulle idee per il bene della città“, risponde Casella, leader della coalizione #NelModoGiusto, “Io ho sempre cercato di anteporre gli interessi della città agli uomini. Adesso stiamo semplicemente dando continuità a un progetto politico-amministrativo avviato nel 2013. Angelantonio è una persona valida con cui ho lavorato bene all’opposizione. Credo ci siano ancora i tempi per convergere e per condividere un progetto unico”.

“Io sono l’uomo delle sintesi. La politica che non riesce a fare sintesi è fallimentare“, ha sostenuto Angarano, BisceglieSvolta, “Avremmo dovuto trovare un punto di incontro, ma non è arrivato. E’ vero che lui ha fatto cinque anni di opposizione, ma io sono all’opposizione da molti più anni. Dell’amministrazione Spina, Gianni è stato autorevole esponente in quanto vice sindaco. La questione, però, non è sulle persone, ma sui programmi. E su alcuni punti non abbiamo raggiunto un’intesa, ma le porte sono sempre spalancate”.

Cinque anni fa ho fatto un passo indietro, cedendolo a Gianni Casella“, ha sottolineato Tonia Spina, Direzione Italia, “la storia personale di ciascuno di noi deve fare la differenza. Ho creduto nel 2013 che occorresse fare sintesi, sono un soldato, sono sempre stata coerente con le mie idee. Il mio dialogo coi cittadini è sempre costante, non parte in campagna elettorale. La carta vincente è giocare in squadra e volutamente non ho annunciato la mia candidatura a sindaco prima delle politiche. Non ho ancora sentito dai due candidati sindaco qualcosa sui programmi. Il metodo in cui credo sarebbe stato quello delle primarie”.

Il criterio delle primarie mi sta benissimo“, ha affermato Francesco Spina, Partito democratico, “Si potrebbe, però, addirittura ipotizzare una convergenza su temi, programmi e persone tra noi quattro che nutriamo stima personale reciproca e che veniamo tutti da esperienze cattoliche, dall’Udc, dalla Dc, da quella che era la Margherita, anche perché non c’è più l’alibi Spina. Potremmo pensare a una unica coalizione per migliorare la città. Questo se al primo posto, come tutti dicono, c’è l’interesse della città, non personale. Qui nessuno è un verginello della politica“.

Sulle ideologie: “Non esiste più chi rappresenta i partiti che, infatti, sono in crisi“, ha spiegato Angarano, “Se mi sento di sinistra? Ormai è venuto meno il partito che avrebbe dovuto rappresentare il centro-sinistra”.

Francesco Spina, sul capitolo candidato del centro-sinistra alle amministrative non si sbilancia: “Vogliamo dare continuità all’operato di Vittorio Fata, ma va la decisione va rapportata anche con altre realtà politico-culturali. Se non dovesse esserci sintesi, organizzeremo le primarie per scegliere il nostro candidato”.

“Io vorrei confrontarmi con il candidato sindaco del centro-sinistra dato che non dovrebbe essere Francesco Spina”, ha evidenziato ironico Casella, “vogliamo ribadire alla città e ai cittadini che Bisceglie è oltre la posizione 6550 su 8000 comuni per capacità di reddito e di produttività?“.

In conclusione Tonia Spina ha affermato: “Ho sempre presentato proposte in questi cinque anni all’amministrazione e ho realizzato convegni con associazioni e mondo delle attività produttive su vari temi: non escludo di candidarmi a sindaco“.