Si avvicina la dodicesima Giornata Mondiale della Radio, che viene celebrata ogni anno il 14 febbraio. In questa occasione la stazione Radio Centro Bisceglie (FM 93.100) dedicherà una parte del suo palinsesto (dalle 12 alle 13 di oggi) a una trasmissione condotta da Pino Di Bitetto avente per tema la storia di San Pietro Infine.

Quasi ottant’anni fa, nel dicembre del 1943, il comune di San Pietro Infine (provincia di Caserta) si trovò al centro di un’aspra battaglia tra le forze d’occupazione nazista e l’esercito americano; il bombardamento che seguì decretò la distruzione del comune e il quasi spopolamento della città. Nell’immediato dopoguerra i cittadini iniziarono la ricostruzione del comune, che oggi, memore del suo vissuto, è diventato portatore di una cultura della Pace, che è lo scopo principale della Giornata Mondiale della Radio.

A discutere col moderatore Pino di Bitetto della storia di San Pietro Infine e del ruolo delle radio nei conflitti ci sarà un ricco parterre di ospiti: il sindaco del comune Antonio Vacca, il presidente dell’Unione Regioni Storiche Europee Fabio Vecchiarino, la professoressa Agata Angelico, responsabile delle attività Unesco per il circolo didattico “Caputi”, la giornalista Maria Cristina De Carlo ed il professor Giulio de Iorio Frisari, insegnante di Letteratura Italiana all’Università di Cassino. Durante la trasmissione interverranno anche il primo cittadino Angelantonio Angarano e i promotori dell’iniziativa, Pina Catino, Presidente del Club Unesco di Bisceglie, e Leo Di Pinto, Direttore di Radio Centro.

La Trasmissione radiofonica, condotta da Pino Di Bitetto ore 12,00 – 13,00, sul Tema del WRD 2023 – Radio and Peace, ha come obiettivo quello di mettere in evidenza il ruolo fondamentale della radio, attraverso i servizi radiofonici , parlando dei conflitti che affliggono la nostra società, delle crisi socioeconomiche, dei Progetti di Pace e di tutto quello che riguarda la società ed il mondo intero.

«Le trasmissioni», afferma Pina Catino, «che forniscono una piattaforma per il dialogo e il dibattito possono aiutare a sensibilizzare gli ascoltatori e ispirare la comprensione di nuove prospettive nel preparare la strada ad azioni positive. Nella vita degli individui e delle società troviamo innumerevoli casi in cui educare all’armonia, alla non violenza ha consentito di gestire e risolvere costruttivamente i conflitti. Educare alla pace serve a combattere le ingiustizie e le violenze senza usare le armi. È fondamentale acquisire conoscenza e la scuola, per questo, ha un compito essenziale.»