Un racconto tra il serio e il faceto, con momenti di malinconia alternati a momenti di ironia, con la Puglia e il vittorioso Mondiale 2006 a fare da sfondo: è questo “Lo stretto necessario”, il primo romanzo scritto da Pierluigi Pardo, al suo esordio nel genere (dopo aver curato in precedenza biografie di campioni come Antonio Cassano o Samuel Eto’o), che lo stesso telecronista di Mediaset ha presentato nel tardo pomeriggio di venerdì 24 novembre al Mondadori Bookstore nelle Vecchie Segherie Mastrototaro.

Il conduttore di Tiki Taka, trasmissione di approfondimento calcistica in onda su Italia 1, nonché commentatore calcistico televisivo (Serie A e Champions League) e virtuale (nei popolari videogiochi della serie Fifa), e come se non bastasse anche speaker delle trasmissioni radiofoniche Tutti convocati e Mangia come parli su Radio 24, ha raccontato la storia di Giulio, il protagonista della sua fatica letteraria edita da Rizzoli, tracciando un rapido profilo della storia, senza rivelarne ovviamente il finale, rispondendo sia alle domande del capo redattore di Sky Sport Giuseppe Simone, moderatore della serata, sia a quelle del pubblico presente.

Nella video-intervista realizzata per Bisceglie24, Pardo ha parlato in breve della trama del romanzo, dell’ispirazione che ha portato al suo completamento e del perché non sia rivolto solo agli appassionati di sport, pur essendoci riferimenti ben precisi agli eventi dell’indimenticabile estate di undici anni fa. Naturalmente, l’istrionico giornalista non le ha mandate a dire parlando della disastrosa conclusione delle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Russia 2018, che ha visto l’Italia non riuscire a qualificarsi dopo la sconfitta allo spareggio contro la Svezia.

Riprese e montaggio: Raffaele Petruzzelli