Partenza in grande stile per la seconda edizione di MacBoat, il festival di musica, arte e cultura organizzato da BisceglieApprodi. Nel corso della presentazione di ieri, nella quale è stato reso noto il cartellone della rassegna, è stato annunciato il primo evento di MacBoat: questa sera, venerdì 3 luglio, sarà presentato sulla darsena di nord-ovest del porto turistico il progetto “Sculture di strada“. L’evento comincerà alle 18,30.

Organizzato da Federica Soldani, responsabile del settore “Arte” della rassegna, il progetto consisterà nella presentazione e installazione di alcune opere d’arte contemporanea realizzate da artisti emergenti (Raffaella Antonucci, Carmelania Bracco, Alessandro Cupaiolo, Marco D’Amelio e Lucia Pompa), allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia. A presentare l’evento ci sarà il professor Pietro De Scisciolo, docente di “tecniche plastiche contemporanee” e coordinatore del progetto.

«Si tratta», si legge nella nota stampa di MacBoat, «di interventi specifici in cui si bada al luogo da contaminare”, alla sua tradizione, cultura ed al concetto forte che si intende esprimere: un urlo fatto da immagini tridimensionali, dove le parole non servono. Si può infatti parlare di “scultura di strada” quale branca della Street Art, in cui la tridimensionalità si sostituisce alle pitture murali».

«Anche quest’anno la sezione arte del Festival MacBoat», racconta Federica Soldani, «rafforza il concetto di veder crescere un museo a cielo aperto. Attraverso tali iniziative miriamo a diventare un importante punto di riferimento culturale per turisti e cittadini di cui ovviamente il Comune di Bisceglie potrà beneficiare nel tempo. Oltre alla preziosa ed autorevole collaborazione rinnovata con Pietro Di Terlizzi (anch’egli biscegliese, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia), nel corso di questa edizione entreranno a far parte del nostro “museo a cielo aperto” anche i lavori di altri artisti affermati come Michele Giangrande, con un’opera dedicata ai migranti, e dello stesso Pietro De Scisciolo, con un’installazione scultorea murale».