Due focacce preparate con ingredienti piuttosto inconsueti, un andirivieni costante e incontrollato in casa Di Dio, un’amicizia, quella tra Andrea, Pantaleo e Mimino, genuina ma non senza rimbrotti e un parroco avido e irascibile: la commedia del 2014 della Compagnia Dialettale Biscegliese “Andrà… a mezzadè, mitte tavue che vène zezè”, alla sua prima messa in scena venerdì 5 dicembre presso il Teatro Politeama Italia, ha regalato due ore di sana, ilare, stupefacente (è il caso di dirlo, ma meglio non svelare altro) spensieratezza al pubblico accorso numeroso per un altro lavoro strappa-risate della realtà culturale cittadina presieduta da Vincenzo Lopopolo e diretta da Uccio Carelli.

Ancora una volta e piacevolmente i testi di Pino Tatoli hanno saputo dar vita a una storia, anzi, a una serie di storie intrecciate che finiscono per congiungersi al termine della rappresentazione e divertire.

Sempre esilaranti le uscite di Nonna Rosina (alias Franco Di Bitetto) spesso alle prese col nipote metallaro Giovanni (Francesco Mastrodonato) e con una desperate housewife come Maria (Francesca Muggeo).

Goliardiche, eloquenti sotto il piano della simpatia autentica sono le espressioni di Mimino (Vitantonio Mazzilli), un amico ingenuone, maldestro, ma dal cuore grande.

Superlative la ferma autorevolezza e l’abilità di originare situazioni largamente dilettanti di don Carlo (Franco Carriera).

La serata è stata aperta dalla conduttrice Veronica Sinigaglia.

Proprio per rispetto verso quanti assisteranno allo spettacolo questa sera, sabato 6 dicembre, e martedì sera, 9 dicembre (ore 21 Politeama), non è elegante svelare le strambe vicissitudini che si trovano a vivere i protagonisti della storia, ma è giusto sottolineare che la Compagnia Dialettale Biscegliese non dà vita, ogni anno, con l’avvicinarsi del Natale, a un, lo definiremmo, teatro-panettone trito e ritrito, senza slanci e con consunta originalità, ma a capolavori che sanno unire due aspetti fondamentali per la nostra città: la capacità di divertire (che va sempre più smarrendosi oggigiorno e che è diversa dal far ridere di sé, ‘divertire’ nel senso etimologico di deviare la mente con pensieri altri, più leggeri) e la conservazione di un patrimonio storico-culturale che, anch’esso, va logorandosi con le nuove generazioni, vale a dire il dialetto biscegliese.

Ripetiamolo: 6 e 9 dicembre – ore – Teatro Politeama la Compagnia torna in scena. Prevendita presso Libreria Marconi e Teatro Politeama Italia.

Ciò che alcuni attori ci avevano raccontato nell’intervista che Bisceglie24 ha pubblicato ieri 5 dicembre corrisponde al vero (non ne avevamo dubbi): le risate, quelle di gusto, col cuore, sono assicurate.