A seguito di accurate attività di indagine e di controllo del territorio, nel pomeriggio di oggi, sabato 6 marzo, a Bisceglie il personale del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Barletta ha posto sotto sequestro penale un’area demaniale marittima di circa 3000 mq.

“Le opere abusive sono state realizzate all’interno di un’area situata in un tratto di spiaggia del litorale biscegliese, aggiudicata a seguito di procedura ad evidenza pubblica, per finalità turistico ricreative. L’opera abusiva, consistente in una massicciata composta da un notevole quantitativo di massi di cava, per una lunghezza di 300 mt. lineari paralleli alla linea di costa, posizionati lungo il perimetro lato mare delle concessioni, è risultata non esser stata sottoposta a parere paesaggistico a cura della competente Soprintendenza per i beni Architettonici e paesaggistici”. È quanto si legge nel comunicato stampa diramato dalla Capitaneria di Porto di Barletta.

La Capitaneria afferma che “la misura cautelare del sequestro è stata adottata per evitare la prosecuzione di ulteriori reati in materia di abusiva innovazione su area demaniale marittima, nonché in campo ambientale, che avrebbero portato alla sottrazione ed alterazione di un’area ad origine destinata alla pubblica fruizione e soggetta a tutela paesaggistica”.

Sono state individuate e deferite all’Autorità Giudiziaria, al momento, quattro persone ritenute responsabili “dei reati di Innovazione abusiva di area demaniale marittima, per aver realizzato opere in totale difformità del permesso a costruire, per aver realizzato un opera non osservando i vincoli cui è assoggettata la zona, per deturpamento di bellezze naturali”.