Il sindaco Francesco Spina, con apposita ordinanza sindacale del 19 luglio, ha stabilito di anticipare il mercato settimanale del 15 agosto 2017 nella giornata di domenica 13 agosto, nelle ore serali. Una decisione, si legge nell’atto, presa su richiesta delle locali associazioni Confcommercio e Confesercenti, del Consorzio Mercantincittà e dell’associazione provinciale Bat Unimpresa. Un provvedimento che però non è andato giù all’Unione Commercio Puglia, che ritiene il mercato serale del 13 agosto lesivo dei diritti degli esercenti.

“Sull’ordinanza sindacale non viene indicato se ci sia stato o meno un incontro concertativo sul tema”, si legge nella nota di Unione Commercio, “né se e quale sia stato l’esito dei pareri obbligatori richiesti anche alle associazioni settoriali di categoria che non vengono citate nell’atto, in cui non non vengono indicate le ragioni per le quali si intenda spostare la data ad altra giornata, senza aver ascoltato il preventivo parere, in termini di censimento, degli operatori concessionari di posteggio e soprattutto quali siano le ragioni dello svolgimento del mercato in orario serale”.

“Un provvedimento di tale portata (carente di firma dirigenziale) condiziona in modo sostanziale il regolare svolgimento dell’attività mercatale”, si legge ancora nel comunicato di Unione Commercio Puglia. “Questa disposizione non riguarda unicamente il mercato settimanale ma anche altre forme di esercizio di vendita sulle aree pubbliche, implicando enormi difficoltà ad operatori che non abbiano possibilità di approvvigionarsi di idonee attrezzature, conformi alle disposizioni normative o comunque non sono in condizione di poter esercitare agevolmente il proprio lavoro nei mercati previsti per il giorno successivo al mercato serale”. “Un mercato serale”, continua l’associazione di categoria, “comporta la previsione di specifiche misure anche in termini di garanzia per gli operatori che rientrerebbero presso i luoghi di origine in orario notturno” e che. se si dovesse optare per il prolungamento dell’orario, questo comporterebbe la modifica del piano comunale necessitando di un “apposito piano di sicurezza che disponga le prescrizioni da adottare nel rispetto delle vigenti normative in materia, anche in relazione agli impianti illuminanti ed alimentazione dei medesimi, essendo espressamente imposto il divieto di utilizzo improprio di attrezzature e di impiantistica non conforme e che l’ordinanza sindacale non fa alcun cenno a tali predisposizioni che qualora non ci fossero renderebbero inefficace qualunque disposizione a tal riguardo”.

L’Unione Commercio conclude dicendosi certa che “l’amministrazione comunale assumerà immediati provvedimenti concertativi in tal senso, revocando qualunque autorizzazione, disposizione e/o provvedimento che abbia a fondamento elementi riconducibili a queste forme di attività, qualora esercitate in spregio alle disposizioni normative regionali e regolamentari locali. Con riserva di avviare le verifiche su atti e provvedimenti con conseguenziale avvio di procedure cautelari e cautelative, anche di natura risarcitoria”.

A condividere l’intervento dell’Unione Camere anche Unimpresa Bat, una delle associazioni che avevano chiesto l’anticipazione del mercato. “Siamo stati i primi ad indirizzare una sollecitazione al comune di Bisceglie affinché si predisponessero le condizioni regolamentari a garanzia del corretto e regolare svolgimento di eventuali mercati da svolgersi in orari serali, in forma sostitutiva di quelli ordinari”, scrive Unimpresa Bat. “Peraltro queste fattispecie, al di la del mercato settimanale, stanno avvenendo già da tempo per altri mercati anomali che si svolgono nella città di Bisceglie ed ai quali siamo completamente estranei quindi non rispondiamo di elementi osservativi in tal senso, declinandone eventuali responsabilità. L’ordinanza del 19 luglio è, per Unimpresa, “incompleta, discutibile e soprattutto non comprensiva proprio di quegli elementi di garanzia che noi avevamo richiesto, a cominciare dall’avvio della preliminare fase consultiva dei concessionari di posteggio, che il comune non ha effettuato. Nei prossimi giorni si dovrebbe tenere l’incontro richiesto al comune di Bisceglie con tutte le sigle sindacali. Nelle more, qualunque iniziativa dovesse operarsi ci vede estranei in quanto non riconducibile, in alcun modo, alla nostra organizzazione, prendendone le aperte distanze”.