Il Tribunale di Trani ha ritenuto congruo il prezzo di cessione dei rami aziendali di Foggia, Bisceglie e Potenza dell’ex Cdp. A presentare ricorso per l’annullamento dell’atto di compravendita del complesso aziendale avvenuto tra l’Ente e Universo Salute era stato l’istituto bancario Monte dei Paschi di Siena, creditore della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria.  

Nel ricorso presentato il creditore sosteneva che il corrispettivo pagato da Universo Salute, pari a circa 5 milioni di euro, fosse non congruo dato che lo stesso Monte dei Paschi di Siena era creditore di una somma ben superiore, circa 15 milioni di euro. In pratica secondo l’istituto di credito la vendita del complesso aziendale a quel prezzo sarebbe stata lesiva degli interessi di tutti i creditori.

Come comunicato invece dalla stessa Universo Salute: “Il Tribunale, con richiamo a pronunce della Cassazione e numerosa giurisprudenza, nel rigettare il ricorso, ha chiarito che il prezzo a cui l’azienda è stata ceduta non derivava da quanto stimato in sede peritale, bensì dall’effettivo valore di mercato che è risultato a seguito della gara d’acquisto. Si ricorda infine che alla gara vinta da Universo Salute hanno partecipato numerose aziende provenienti da tutta Italia e che la proposta d’acquisto richiesta dal Ministero non riguardava solo l’offerta economica ma anche la dimostrata capacità di risanare l’azienda e l’assorbimento di tutto il personale esistente all’epoca del contratto”.

Sulla vicenda si è pronunciato anche l’ex Commissario Straordinario della Cdp l’avvocato Bartolo Cozzoli: “La pronuncia del Tribunale di Trani, a mio parere molto ben motivata, mi rasserena: questo non tanto per il riconoscimento dell’assoluta correttezza dell’operato del Ministero e dell’Amministrazione Straordinaria sulla quale sono stato e sarò sempre tranquillissimo; mi solleva, piuttosto, la circostanza che sia stata rigettata la richiesta di nullità della cessione, la qual cosa avrebbe significato quasi certamente il fallimento e la chiusura della Casa della Divina Provvidenza, che, invece, con molto sacrificio abbiamo salvato”.