Diciamolo subito: ciò che raccontano le foto qui di seguito in gallery riguarda il senso civico di ciascun cittadino.
O meglio: di ciascun cittadino che, magari, ha tende, pavimenti e mensole brillanti in casa, ma non disdegna di deturpare, senza farsi scrupolo alcuno, stradine, vicoli, piazze o altri luoghi della città con la propria spazzatura di qualsiasi mole e di qualsiasi entità.
Due le strade profondamente ferite dall’inciviltà di questi biscegliesi incuranti: l’arco caratteristico, stretto e suggestivo (se non fosse per lo spettacolo increscioso), che si trova subito dopo Palazzo Manes (Via Trento, a due passi dal Palazzo di Città) e che immette su Via san Domenico, e Largo Purgatorio verso via Cristoforo Colombo (parte laterale della chiesa seicentesca di santa Maria del Suffragio delle Anime Purganti (detta “del Purgatorio”).
Nel primo caso la straordinaria bellezza della stradina è enormemente annichilita da sacchetti lungo tutto il tragitto (nonostante la segnalazione di presenza di videosorveglianza 24 ore su 24, beffarda segnalazione che recita “Difendiamo il decoro del centro storico e i monumenti che sono una risorsa per tutti i cittadini”).
Nel secondo, ormai, si vive una storia di deprecabile e ordinaria bassezza culturale su una strada (che lega centro storico al porto turistico) che è diventata, nel corso degli anni, una via principale della movida tra locali e wine bar.
E’ indubbio che richiedere un intervento celere e risolutivo delle istituzioni sia necessario, ma ancor più necessario è smetterla di additare chi deve intervenire invece di biasimare chi agisce.
Chi agisce in questo modo riprovevole.
Foto di Antonella Todisco.