Ultimatum del comune di Bisceglie alla Congregazione delle Ancelle della Casa della Divina Provvidenza ed al suo attuale commissionario straordinario Avv. Bartolo Cozzoli: il muro di recinzione, lato mare, dell’ex manicomio deve essere totalmente ripristinato . L’attuale situazione del muro di cinta della Casa di Divina Provvidenza è oggettivamente preoccupante. Passando per via della Libertà si può notare chiaramente come ormai la muratura abbia ceduto in un punto e l’intera recinzione versi in uno stato di abbandono. Il 7 giugno scorso si sono recati in zona per un sopralluogo dei membri dell’ufficio tecnico del comune di Bisceglie ed alcuni agenti della polizia municipale. L’area è stata da subito ritenuta pericolosa per la pubblica e privata incolumità ed è stata transennata e delimitata da nastri di segnalazione. I tecnici hanno riscontrato il collasso di una porzione di muratura in laterizio racchiusa tra pilastri di cemento armato, ed hanno altresì attestato uno stato di degrado diffuso su tutto il muro perimetrale con fenomeni di distacco di calcinacci.

Dopo la relazione dell’ufficio tecnico è giunta quindi puntuale l’ordinanza sindacale dello scorso 17 giugno, la Casa di Divina Provvidenza ha 90 giorni di tempo per sistemare il proprio muro di recinzione. Al termine dei lavori l’ente della Divina Provvidenza dovrà provvedere alla consegna, presso l’ufficio tecnico del comune, degli attestati di consolidamento e di collaudo statico delle parti interessate dagli interventi.

L’ Avv. Bartolo Cozzoli, in qualità di commissario straordinario della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, avrà facoltà di appellarsi contro tale ordinanza sindacale presso il TAR entro 60 giorni dall’arrivo della notifica dell’atto o entro 120 giorni con ricorso straordinario al capo dello stato.