Il 2015 è giunto ormai alla sua naturale conclusione e, per molte associazioni della nostra città, è arrivato il momento dei consueti bilanci. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Rufina Di Modugno, volontaria della Caritas cittadina, riguardo i risultati raggiunti con le diverse attività proposte durante questo ultimo anno. E’ stato possibile, inoltre, trarre un bilancio sulla situazione povertà a Bisceglie e su cosa sia cambiato durante questi dodici mesi appena trascorsi.

Qual è il bilancio dopo un anno per il progetto Recuperiamoci ? Può fornirci qualche dato ufficiale ?

Il progetto “Recuperiamoci” è attivo nella nostra città da ormai sei anni, partito tra tante incognite. Il recupero del cibo invenduto, infatti, era un qualcosa che non era mai stato effettuato, per cui non si conosceva quale sarebbe potuta essere la risposta del territorio. Noi oggi possiamo affermare che è diventato un progetto “del territorio per il territorio” che ha visto crescere in questi anni il numero delle attività commerciali (arrivato a più di 40) che quotidianamente donano il loro invenduto. Ciò ha portato ad un conseguente aumento delle quantità di cibo stesso. Oggi raccogliamo quotidianamente 80-100 kg di pane e altrettanti di frutta, e circa 400 kg di verdura. Il tutto, è bene non dimenticarlo, con un notevole impatto ambientale ed economico per la nostra città. Ma la nostra sede di via Caputi è anche diventato punto di riferimento per tanti privati cittadini che donano cibo, in scadenza e non, il che è sicuramente segno di una crescente sensibilità ed attenzione al problema dello spreco. Il cibo raccolto viene distribuito ogni sera a circa 70 famiglie. In questo ultimo anno il progetto si è ampliato con due nuove attività: il sostegno scolastico (svolto presso l’istituto san Vincenzo e le parrocchie di S.M. di Passavia, San Matteo e S.M.M. della Misericordia), che coinvolge circa 50 tra alunni della scola primaria e media inferiore, e lo sportello “informalavoro”, dotato di internet point, che vuole informare ed orientare i nostri utenti nella ricerca del lavoro aiutandoli nel percorso che va dalla compilazione del c.v. all’eventuale colloquio. Nel 2015 sono stati svolti circa 100 colloqui di orientamento.

A fronte delle numerose attività svolte e dei tanti progetti avviati nel corso di questi ultimi anni come associazione, come pensa sia evoluto il fenomeno povertà nella nostra città ? Ci sono stati dei miglioramenti ?

Anche nella nostra città il fenomeno della povertà ha visto l’affacciarsi delle “nuove povertà”. Pensiamo ai separati, alle famiglie che si trovano all’improvviso senza reddito alcuno a causa della perdita del lavoro, dei capifamiglia che non riescono più a pagare la rata del mutuo, dell’affitto e le utenze domestiche. Ma la povertà non è soltanto materiale. Vi è, a mio avviso, anche una povertà spirituale e di relazioni, forme ancora più subdole che sfociano nella solitudine, nell’abbandono e spesso nella disperazione di chi le vive. Per questo ritengo che l’aiuto più grande che possiamo e dobbiamo dare agli altri non sia soltanto quello materiale (un pacco di pasta, farina, zucchero ecc.) ma sia piuttosto la nostra attenzione e il nostro metterci accanto e dire: “eccomi, ti sono accanto per condividere con te la strada, conta pure su di me”.

Avete riscontrato manifestazioni di disaffezione da parte dei volontari o, al contrario, vi sono stati nuovi arrivi ?

I volontari coinvolti nelle nostre attività sono tanti. E’ grazie a loro che ogni giorno funzionano il sostegno scolastico ed il progetto “Recuperiamoci”. Grazie all’apporto dei volontari abbiamo potuto regalare a 220 persone quel bellissimo momento di festa che è stato il pranzo di Natale presso le vecchie segherie (location messa a disposizione gratuitamente dalla famiglia Mastrototaro). Ma proprio perché le nostre sono attività quotidiane, abbiamo continuamente bisogno di nuovi volontari. La nostra porta è sempre aperta a chiunque voglia darci una mano.

Giudica efficace l’apporto delle istituzioni ?

Il progetto “Recuperiamoci”, inizialmente finanziato con i fondi 8xmille della CEI, è stato sempre cofinanziato dal comune di Bisceglie. Nelle scorse settimane ho incontrato il nuovo assessore ai servizi sociali Vincenzo Valente, il quale mi ha ribadito la vicinanza e l’attenzione di questa amministrazione per il progetto “Recuperiamoci”. Inoltre lavoriamo a stretto contatto con le assistenti sociali con le quali seguiamo alcuni nuclei familiari.

Quali sono i propositi e gli obiettivi per il prossimo anno ? Nuovi progetti in vista ?

Il nostro obiettivo principale deve essere quello di “essere accanto” a chi vive una situazione di disagio. E’ nostra intenzione portare avanti il progetto “Recuperiamoci”, lo sportello “informalavoro” e il sostegno scolastico. Ma siamo anche in attesa delle nuove linee guida della Caritas italiana circa i nuovi bandi 8xmille per poter intraprendere nuovi progetti.