“Le famiglie riceveranno a breve le bollette dei servizi primari in particolare gas e energia elettrica con un vistoso aumento. Benché gli organi di stampa e informazione ne stiano parlando già da alcune settimane, non sembra vi siano iniziative politiche sul territorio finalizzate a creare una concertazione virtuosa con gli Enti pubblici locali. Il disagio abitativo sarà più evidente nelle prossime settimane. A questo disagio le parti sociali devono dare voce e proporre agli Enti locali soluzioni per contenere l’aumento dei costi abitativi e non solo”. A parlare è il biscegliese Angelo Garofoli, segretario provinciale Sunia.

“Dal 1° gennaio 2022 sono in vigore nuovi prezzi per la materia prima luce e gas, che hanno portato a un aumento – prosegue – dei costi delle bollette: in maggior tutela, infatti, c’è stato un rincaro pari al 55% per la luce e al 41,8% per il gas (fonte ilsole24ore). Come noto il Governo nazionale ha posto in atto una iniziativa finanziaria per far fronte a questi aumenti che per brevità si elencano:

  • ha deciso di annullare gli oneri di sistema per la luce fino a 16kWh e di abbassare al 5% l’iva sul gas per usi civili e industriali almeno fino a marzo 2022.
  • ha approvato anche la possibilità per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità di rateizzare i pagamenti delle bollette dei primi quattro mesi dell’anno.
  • il rafforzamento del bonus sociale luce e gas. 
  • il mercato tutelato che prevede condizioni economiche di luce e gas definite dall’Authority, la cui scadenza, quindi, non sarà più il 1° gennaio 2023, bensì il 1° gennaio 2024 eppure i call center continua a “infastidire” le famiglie nel cambiare i termini contrattuali facendo finta che non vi sia questa proroga. Nessuno interviene. 

“Possiamo essere soddisfatti di questi interventi governativi? Riteniamo di no. Questo – continua Garofoli – perché le misure adottate avranno efficacia e breve termine, mentre sappiamo benissimo che le ragioni della geopolitica saranno a lungo termine. L’aumento delle quote condominiali e delle bollette dei servizi primari degli alloggi colpiranno indistintamente le famiglie con case in proprietà o in locazione, queste ultime già sofferenti per il caro affitto nonché l’inevitabilmente aumento dei servizi comunali. Il SUNIA ha già chiesto al Governo interventi incisivi e concreti che devono andare oltre la riduzione delle bollette”.

“Cosa fammi le Regioni ed i Comuni? Si sono solo limitati a spegnere qualche lampadina per rappresentare il disagio dei loro cittadini. Alle Regioni e ai Comuni il SUNIA chiede interventi immediati – conclude Angelo Garofoli – con fondi straordinari che aiutino le famiglie a sopportare questi aumenti in un periodo di medio termine. Per questo chiediamo un confronto”.